I permessi Legge 104 permettono di fruire di tre giorni di permessi frazionati anche ad ore. Ma cosa succede se i permessi Legge 104 sono rifiutati dal datore di lavoro, e cosa fare? La normativa tutela il lavoratore disabile riconoscendo delle agevolazioni, per gestire l’integrazione sociale e l’attività lavorativa con la situazione di handicap. Quindi, il datore di lavoro non può rifiutare i permessi Legge 104, ma comunque il lavoratore deve attenersi a regole ben precise. Verifichiamo cosa prevede la Legge.
Permessi Legge 104 sono rifiutati dal datore di lavoro, cosa fare?
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Come sopra indicato il datore di lavoro non può negare i permessi Legge 104 al lavoratore avente diritto. Però il datore di lavoro può concordare con il dipendente gli orari e il tempo. Quindi, può chiedere in anticipo la comunicazione delle ore o dei giorni di assenza per l’assistenza del familiare disabile.
Inoltre, può eseguire una programmazione dei giorni di assenza per gestire la propria attività di impresa.
Le ultime novità, in riferimento ai permessi Legge 104, riguardano, come sopra riportato, la programmazione mensile in alcuni settori pubblici. È prevista la possibilità di fruire del permesso in caso d’urgenza solo se comunicato nelle 24 ore precedenti l’assenza (Interpello n. 21/2020 del Ministero del Lavoro).
Il datore di lavoro è obbligato a concedere ai dipendenti disabili o caregiver di godere dei permessi Legge 104 a carico dell’INPS, come stabilito anche dal contratto collettivo del lavoro.
I permessi sono a carico dell’INPS, ma la retribuzione spettante per le assenze legate ai permessi è corrisposta anticipatamente dal datore di lavoro, che poi provvederà a recuperarle nel versamento dell’F24.
La retribuzione anticipata dal datore di lavoro in busta paga
I permessi possono essere giornalieri o a ore, così ripartiti:
a) giornalieri: tre giorni al mese;
b) ad ore: se l’orario di lavoro è uguale o maggiore a 6 ore, spettano due ore di permesso; se il l’orario di lavoro è inferiore a 6 ore, spetta un’ora di permesso.
Riepilogando alla domanda se i permessi Legge 104 sono rifiutati dal datore di lavoro, cosa fare? Il datore di lavoro non può negare i permessi Legge 104 al lavoratore dipendente che ha presentato domanda all’INPS. Ricordiamo che il lavoratore per fruire dei permessi Legge 104 deve inviare regolare domanda all’INPS attraverso i seguenti canali:
a) sul portale INPS al servizio dedicato “Invio domande di prestazioni al sostegno del reddito”;
b) il contact center al numero 803165 gratuito per rete fissa o al numero 06164164 rete mobile;
c) presso i patronati.
Se il lavoratore ha presentato regolare comunicazione attenendosi al piano di programmazione aziendale, in caso di diniego può far valere i propri diritti: attraverso comunicazione PEC diretta inoltrata all’amministrazione del personale, tramite sindacato di categoria o tramite avvocato.