Perdita di olfatto durante e dopo il Covid, come fare per recuperarlo seguendo alcuni semplici consigli

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Molti di coloro che hanno contratto il Covid soffrono di una perdita di gusto e olfatto, a volte anche dopo essere guariti dall’infezione. La perdita dell’olfatto e del gusto, all’inizio, sembrano essere i sintomi meno peggiori che si possano avere, rispetto ad altri più gravi, come quelli respiratori.

Il problema, tuttavia, è che anche mesi dopo essere guariti, l’olfatto e il gusto non ritornano in molte delle persone infettate.

Con il passare del tempo questo può diventare un disturbo che provoca stress e ansia.

Perdita di olfatto durante e dopo il Covid, come fare per recuperarlo seguendo alcuni semplici consigli

In questo articolo tenteremo di dare alcuni consigli per recuperare l’olfatto dopo essere guariti dal Covid.  Circa la metà delle persone che si ammalano di Covid, iniziano a soffrire di un disturbo dell’odore, durante l’infezione.  Normalmente, i sintomi scompaiono dopo un po’. Tuttavia il 10% dei casi sviluppa un disturbo cronico dell’olfatto che può durare anche più di sei mesi.

La perdita dell’olfatto è probabilmente innescata da danni alle cosiddette cellule di supporto, posizionate vicino alle cellule olfattive, che vengono danneggiate e/o distrutte dal coronavirus.

Un disturbo dell’odore non è solo fastidioso, ma può anche essere pericoloso. Ad esempio, in caso di incendio o di fuga di gas, le persone coinvolte non possono sentire l’odore del fumo o del gas, rischiando così la vita. Inoltre la perdita dell’olfatto, con il tempo, riduce anche la qualità della vita.

Come si può accelerarne il ritorno

La perdita di olfatto durante e dopo il Covid può essere molto invalidante, ma secondo Thomas Hummel, capo del Centro interdisciplinare per l’olfatto e il gusto dell’ospedale universitario di Dresda, le cellule sensoriali possono rigenerarsi, ma ciò richiede tempo.

C’è un modo, però, affinché le persone colpite possono accelerare il ritorno del loro senso dell’olfatto: allenandolo. Come? Odorando regolarmente oli essenziali. In questo modo si può raddoppiare o triplicare la velocità di recupero. Gli oli essenziali sono utili anche per la meditazione e il rilassamento. Hummel consiglia i profumi di rosa, limone, eucalipto e chiodi di garofano, ottimali perché appartengono a diverse categorie olfattive e quindi attivano diversi recettori.

Bisogna esercitarsi sempre con ogni fragranza per almeno 15 secondi al mattino e alla sera. Tenere la bottiglietta con la fragranza a pochi centimetri dal naso e provare a indovinare la fragranza. È importante concentrarsi il più possibile sul profumo.

Dopo due o tre mesi si può decidere di cambiare fragranza: olio di bergamotto, olio di arancia, pompelmo, geranio, rosa, lavanda, vaniglia, rosmarino, timo, chiodi di garofano, polvere di caffè.

La ricerca farmacologica sta attualmente lavorando su farmaci per contrastare la perdita di olfatto. Tuttavia, ci sono ancora molte domande senza risposta. Ad esempio, i ricercatori hanno sviluppato uno spray nasale speciale che, secondo i test, non ha avuto più successo dell’allenamento dell’olfatto che abbiamo descritto prima.

Altri ricercatori sono stati più fortunati: il trattamento mediante iniezione di plasma ricco di piastrine (PRP), ottenuto dal proprio sangue, ha portato risultati promettenti. Questo metodo di trattamento è attualmente oggetto di ulteriori ricerche e test.

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