Più che fare attenzione a ciò che dovremmo mangiare, i nutrizionisti sportivi si stanno concentrano sugli errori dell’alimentazione. Chi fa sport deve evitare di mangiare cibi che non danno un corretto apporto alimentare, le ginnaste possono aiutarci a capire come alimentarci al meglio.
Vanessa Ferrari e Sonia Raffaeli hanno portato la ginnastica italiana sulle prime pagine di tutti i giornali con i loro successi. Un’attività fisica così provante non potrebbe portare delle vittorie senza una corretta alimentazione. Si chiama dieta equilibrata e sarebbe il segreto di moltissimi sportivi che finalmente hanno capito. Non si può essere professionisti senza qualche sacrifico. E noi potremmo prendere spunto e provare a perdere qualche chilo in un breve lasso di tempo.
Fornire i giusti nutrienti all’organismo sarebbe molto più importante della semplice privazione che ci demoralizza e ci fa soffrire. La dieta equilibrata per essere efficace non può essere applicata a un solo pasto ma dovrebbe diventare uno stile di vita. Alimentazione bilanciata significa assumere nutrienti essenziali e necessari e fattori nutrizionali. Si parla quindi di acidi grassi e amminoacidi, giuste quantità di carboidrati, acqua, fibre e antiossidanti. In questo modo l’attività fisica ci aiuterà a eliminare la massa grassa e ad aumentare quella magra.
Errori da evitare
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Perdere 10 chili in 6 settimane senza soffrire la fame dovrebbe essere il nostro obiettivo. Per fare questo dovremmo concentrarci innanzitutto sui carboidrati. Spesso anche chi rispetta il consumo di glucidi o carboidrati rimanendo entro il 65% delle calorie totali giornaliere potrebbe avere comunque un’alimentazione scorretta. Come è possibile? Succede nel momento in cui non rispettiamo la giusta proporzione di glucidi solubili aggiunti e amidi, consumando più i primi e sfavorendo questi ultimi.
Dovremmo quindi garantirci che il 65% delle calorie arrivi dai glucidi ma facendo in modo che non più del 10% derivi da carboidrati semplici aggiunti. Cioè dolci e bevande zuccherate. In questo modo avremmo una dieta ipocalorica e ipoglicemica. Le ginnaste hanno di base un elemento fondamentale ossia mantengono uno specifico equilibrio tra le condizioni interne ed esterne dell’organismo. Per chi non fa attività fisica costante, il modo migliore per perdere 10 chili in poche settimane è quello di avere una dieta varia. Dovremmo assumere diversi nutrienti così da fornire all’organismo tutto ciò di cui ha bisogno. Grassi e carboidrati semplici aggiunti sarebbero dannosi, mentre i carboidrati complessi sarebbero benefici. È una regola semplice che potrebbe cambiarci la vita.
Perdere 10 chili in 6 settimane con equilibrio
Per riuscire a perdere peso in 6 settimane seguiamo indicazioni precise. Consumiamo cereali e grassi vegetali a ogni pasto. Mangiamo 2 o 3 porzioni di frutta e verdura al giorno, mangiamo fino a 3 porzioni di frutta secca e legumi al giorno. Possiamo inserire nella nostra dieta pesce e uova e alimenti ricchi di calcio fino a 2 porzioni al giorno. Consumiamo con moderazione cereali raffinati e patate che non dovremmo mai eliminare completamente.
L’errore più grande che dovremmo evitare è quello di soddisfare il fabbisogno calorico in un unico pasto. Le ginnaste, così come tanti altri sportivi, raggiungono il fabbisogno giornaliero con più pasti.
Il 15% verrebbe raggiunto con la colazione tramite fette biscottate, yogurt e frutta fresca senza zuccheri aggiunti. Il 10% verrebbe raggiunto con gli spuntini intermedi di metà mattina e metà pomeriggio tramite i frullati e la frutta secca e fresca. Il resto viene soddisfatto con pranzo e cena sfruttando le proprietà della pasta, del pane, dei cereali e delle proteine delle carni magre o biologiche o del pesce azzurro. I grassi buoni verrebbero presi dall’olio extravergine d’oliva che accompagna sempre le fibre fornite dalla verdura cotta e da quella cruda. La visita dal nutrizionista ci aiuterà a capire quale è il nostro fabbisogno giornaliero per fare in modo che le calorie consumate e quelle assunte rimangano sempre in un equilibrio costante.