Perderanno fino a 1.500 euro di sussidio da parte dell’INPS i lavoratori che dimenticheranno di presentare questa richiesta entro il 31 marzo 2022

INPS

La legge in Italia prevede una pluralità di misure di sussidio sociale. Tra queste, la Legge di Bilancio del 2017 ha introdotto uno strumento nuovo. Infatti, ha istituito un’indennità pagata dallo Stato ed erogata dall’INPS, entro dei precisi limiti di spesa, ad alcuni soggetti. Si tratta dell’APE Sociale prevista per i lavoratori che abbiano compiuto almeno 63 anni e non siano già titolari di pensione diretta italiana o estera.

Questa indennità è corrisposta a domanda dell’interessato fino al raggiungimento dell’età pensionistica. L’APE Sociale è una misura sperimentale appunto introdotta nel 2017 e rinnovata dalla Legge di Bilancio 2022 fino al 31 dicembre dell’anno in corso.

Perderanno fino a 1.500 euro di sussidio da parte dell’INPS i lavoratori che dimenticheranno di presentare questa richiesta entro il 31 marzo 2022

L’Ape Sociale si rivolge ai lavoratori di almeno 63 anni iscritti all’Assicurazione generale obbligatoria dei lavoratori dipendenti, alle forme sostitutive ed esclusive di questa. Anche, allo stesso modo, alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi. Tali lavoratori devono trovarsi in alcune condizioni stabilite dalla legge. Devono trovarsi in disoccupazione causata dalla cessazione del rapporto di lavoro. Questo per licenziamento, anche collettivo, dimissioni o giusta causa, ma anche per la scadenza del contratto a tempo determinato. Questi lavoratori devono, però, negli ultimi 36 mesi averne lavorati almeno 18 ed avere maturato un’anzianità contributiva di almeno 30 anni.

L’APE Sociale è richiedibile anche dai lavoratori che al momento della richiesta assistono da almeno 6 mesi il coniuge o un parente convivente con handicap grave. Oppure anche un parente o un affine di secondo grado convivente se i genitori o il coniuge della persona disabile abbiano compiuto 70 anni o siano disabili. Questi lavoratori devono avere almeno 30 anni di anzianità contributiva.

Possono richiedere l’APE Sociale i lavoratori con una riduzione della capacità lavorativa uguale o superiore al 74%. Questo quando sia accertata dalla competente commissione e abbiano un’anzianità contributiva di almeno 30 anni. Infine, possono richiedere l’APE Sociale i lavoratori che svolgono professioni gravose. Quando abbiano almeno 36 anni di anzianità contributiva e abbiano lavorato almeno 7 degli ultimi 10 anni. La Legge di Bilancio 2022 ha anche ampliato le categorie che possono richiedere tale sussidio.

La presentazione delle domande

L’indennità in questione è incompatibile con ogni altro tipo di pensione e a livello fiscale è da assimilarsi al reddito di lavoro. Per questo si applicano le detrazioni e l’eventuale trattamento integrativo previsto per il reddito. La procedura per l’ottenimento dell’APE Sociale si sostanzia in due domande all’INPS. La prima è l’istanza di verifica delle condizioni, da maturarsi entro il 31 dicembre 2022.

La seconda è l’istanza di accesso alla prestazione. È importante ricordare che perderanno fino a 1.500 euro di sussidio coloro che non rispetteranno questa scadenza. Infatti, il 31 marzo scade il termine per presentare all’INPS la prima domanda per accedere all’APE Sociale. In particolare, l’istanza per la verifica delle condizioni di accesso alla misura, necessaria per ottenere il sussidio.

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