Talvolta si potrebbe essere destinatari di importanti somme di denaro senza saperlo e addirittura potremmo perdere il nostro beneficio senza poter fare nulla. Ecco allora come fare per non correre rischi.
In un momento storico come questo in cui tutto sembra precario, pensare al futuro proprio e a quello dei nostri cari diventa fondamentale. Sono tanti infatti che preferiscono investire i propri risparmi in immobili e metterli a reddito, piuttosto che tenerli fermi su un conto. Peraltro possono trovarsi veramente affari imperdibili, come case sul mare a meno di 50.000 euro. Ma oltre agli investimenti immobiliari che magari richiedono importi maggiori da sborsare, tanti decidono di stipulare una polizza vita. Questa infatti ha la finalità di proteggere sé stessi o i propri cari da eventi che possano pregiudicare gravemente la situazione finanziaria dell’intera famiglia. Il contraente può nominare i beneficiari della polizza al momento della stipula del contratto, successivamente o per testamento. Allo stesso modo può modificarli in una fase successiva. Solitamente con la stipula di una tale polizza, si offre ai beneficiari una protezione qualora l’assicurato muoia prematuramente, rimanga invalido o si ammali gravemente.
In poco tempo perderà tutti i soldi dell’assicurazione il beneficiario che nulla sa
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Tuttavia ben potrebbe accadere che il beneficiario sia totalmente all’oscuro della polizza fatta a suo favore. In questo caso giammai potrà richiedere la rendita o il capitale a lui spettante e la polizza, non reclamata, rimarrà dormiente. Un po’ come accade per i soldi sui conti correnti. Il capitale quindi rimane giacente presso le compagnie assicurative. Una volta trascorso il termine di prescrizione di 10 anni, le compagnie assicurative dovranno versare il capitale al Fondo Rapporto Dormienti gestito dalla Consap.
Questo fondo ha la finalità di risarcire le vittime di frodi finanziarie non risarcite in altro modo. Il termine di 10 anni decorre o dalla scadenza per le polizze per cui quest’ultima è prevista contrattualmente o dal decesso dell’assicurato. In particolare dal 20 ottobre 2012 tale termine è diventato decennale, mentre per quelle precedenti il termine prescrizionale è stato di ben 2 anni. Una volta devolute nel fondo tali polizze non saranno più ripetibili ed il beneficiario in poco tempo perderà tutti i soldi.
Come evitare che le polizze diventino dormienti
Per evitare che le polizze dormienti confluiscano nel fondo annullando le intenzioni dei contraenti l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni consiglia due azioni importanti. Ovvero rivolgersi al Servizio ricerca coperture assicurative vita dell’ANIA. Questo potrà dare ai richiedenti le informazioni sull’esistenza o meno di coperture assicurative vita relative alla persona deceduta.
Nonché chiedere all’impresa o all’intermediario assicurativo o alla banca di cui si serviva il familiare defunto informazioni sull’esistenza di una polizza. Ad ogni modo l’IVASS prevede che la società assicurativa debba indicare nella comunicazione da inviare ai contraenti almeno 30 giorni prima della scadenza, un’avvertenza sui termini di prescrizione e sui suoi effetti. Tale comunicazione sarà inviata anche ai beneficiari se indicati in forma nominativa e il contraente non lo abbia escluso. Pertanto occhio alle comunicazioni che arrivano perché si ha davvero poco tempo per fruire del proprio diritto maturato.