La grande novità per le famiglie dal primo marzo scorso è stata senza dubbio l’assegno unico universale sui figli a carico. Le famiglie italiane anche senza ISEE hanno potuto percepire l’assegno unico. Lo strumento che di fatto ha sostituito qualsiasi altra misura di welfare per le famiglie, cioè l’assegno unico, riguarda anche i figli fino ai 21 anni di età non compiuti. Questo significa che anche sui figli maggiorenni si ha diritto all’assegno unico. Un problema però può sorgere nel momento in cui il figlio compie 18 anni durante il periodo di fruizione dell’assegno. Infatti le famiglie interessate devono adoperarsi e provvedere a sistemare la domanda sul sito dell’INPS.
Perderà l’assegno unico su uno dei figli la famiglia che non provvede a rettificare subito la domanda aggiornando la scheda sul sito INPS
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Un figlio per cui una famiglia percepisce l’assegno unico, nel momento in cui compie 18 anni viene automaticamente eliminato dalla misura. Infatti l’INPS sospende l’assegno unico per i figli a partire dalla data del compimento dei 18 anni di età. Sospensione e non revoca naturalmente. Infatti il genitore dichiarante nella domanda deve provvedere ad aggiornare la scheda del figlio neo maggiorenne sul sito dell’INPS. Senza intervento, dal giorno del diciottesimo compleanno del figlio, la famiglia perderà il diritto all’assegno.
Cosa fare per non perdere l’assegno
Il motivo di questa necessità aggiuntiva per continuare a fruire dell’assegno unico pieno anche per il neo maggiorenne nasce dalla natura stessa della misura. L’assegno unico infatti è collegato ai figli, che a 18 anni possono ricevere il beneficio anche da soli. Inoltre per il maggiorenne, a differenza dei minorenni, servono dei requisiti aggiuntivi. Infatti gli interessati devono verificare lo stato della domanda sul sito dell’INPS accedendo con le loro credenziali di accesso ai servizi digitali dell’Istituto. L’interessato vedrà immediatamente che l’assegno, per quanto riguarda il figlio divenuto maggiorenne, è sospeso. Questo perché l’INPS chiede ai beneficiari di indicare se il figlio maggiorenne si trova in una delle seguenti condizioni:
- è uno studente o frequenta corsi di formazione professionale;
- svolge un tirocinio o un’attività lavorativa da cui ricava un reddito presunto inferiore a 8.000 euro;
- è iscritto nelle liste di collocamento come disoccupato;
- svolge il servizio civile.
Sono questi i requisiti aggiuntivi che alternativamente devono essere rispettati per permettere la continuità di fruizione dell’assegno anche sul figlio neo maggiorenne. Se il figlio si trova in una di queste 4 condizioni l’assegno continuerà ad essere pagato dall’INPS. E se l’operazione viene fatta immediatamente dopo il compimento dei 18 anni la prestazione verrà erogata senza interruzioni. Perderà l’assegno unico su uno dei figli chi ritarda nella richiesta. L’INPS verserà l’assegno, comprensivo degli arretrati, solo ad adempimento completato e solo alla prima data utile. Vista l’importanza della misura e visto che oltre a questa, sono rimaste davvero poche altre misure a sostegno della genitorialità, fare presto è fondamentale.
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