Perderà la pensione di invalidità chi non invia questo importante documento

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Il nostro legislatore al fine di tutelare le categorie più fragili e in difficoltà ha predisposto diverse misure finalizzate al loro sostegno anche economico. Ad esempio, possono arrivare oltre 300 euro dall’INPS per 13 mensilità per coloro che sono riconosciuti ciechi assoluti.

Tuttavia, per alcuni sostegni economici è necessario che il proprio reddito non superi determinate soglie previste dalla Legge. Inoltre, per l’erogazione di alcune prestazioni economiche la Legge non solo stabilisce un limite reddituale ma impone ai beneficiari di comunicare all’INPS il proprio reddito. Ciò qualora i soggetti beneficiari non siano tenuti a presentare la dichiarazione dei redditi all’Amministrazione finanziaria o non la comunichino integralmente.

Si tratta in particolare delle prestazioni assistenziali collegate al reddito. Ovvero, le prestazioni d’invalidità civile come la pensione d’inabilità, l’assegno mensile di assistenza, la pensione ai ciechi civili, la pensione ai sordi e l’assegno sociale. L’INPS con il messaggio n. 3.350/2022 ha informato che sono state individuate numerose posizioni di soggetti che non hanno provveduto a comunicare il proprio reddito.

Perderà la pensione di invalidità chi non invia questo importante documento

Pertanto l’INPS ha provveduto a inviare agli interessati un primo sollecito con cui è stato richiesto di comunicare le dichiarazioni reddituali previste dalla normativa. Inoltre, sono state individuate per il 2018 oltre 36.000 posizioni di soggetti prive sia della dichiarazione dei redditi 2019 sia della dichiarazione di responsabilità.

Tali posizioni anche dopo il sollecito da parte dell’Istituto non hanno fornito alcun riscontro. Pertanto con il suddetto messaggio l’INPS comunica che i soggetti che sono rimasti inadempienti si vedranno sospesa e poi revocata la prestazione economica in godimento. Inoltre, al fine di acquisire le dichiarazioni reddituali, l’INPS procederà all’estrazione dei soggetti in età lavorativa beneficiari di:

  • assegno mensile d’assistenza;
  • pensione d’inabilità per invalidità civile;
  • pensione per cecità assoluta o parziale;
  • pensione per sordità.

Cosa dovranno fare i soggetti interessati

L’INPS pertanto invierà poi la nota di preavviso di sospensione a mezzo racc.ta A/R con cui si richiederà un riscontro reddituale. Entro 60 giorni dalla comunicazione i soggetti interessati dovranno comunicare i propri redditi attraverso la specifica domanda telematica di Ricostituzione reddituale per sospensione.

Perderà la pensione di invalidità chi non fornirà il richiesto riscontro entro i 60 giorni dalla comunicazione. In particolare, l’INPS procederà alla sospensione della prestazione con azzeramento della prima rata utile, comunicando agli interessati a mezzo racc.ta A/R la sospensione della prestazione. Dopo 120 giorni dalla data di sospensione senza un riscontro, la prestazione sarà revocata e sarà calcolato il debito relativo all’anno di reddito non dichiarato. In particolare, dal 2018 al 2022. La comunicazione di revoca della prestazione sarà comunque inviata all’utente a mezzo racc.ta A/R.

Gli interessati potranno provvedere alla ricostituzione reddituale direttamente online accedendo all’area riservata MyINPS muniti delle credenziali d’accesso, SPIS, CNS o CIE. Nonché mediante enti di Patronato o altri enti abilitati.

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