Sembra sia stato ereditato da chissà quale avo o parente lontano, l’usanza di usare una margherita per interrogare i cuori lontani e scoprire il mistero di un amore incerto. Sicché, per sciogliere il dubbio che attanaglia tutti gli amanti e sapere se il nostro amore è corrisposto, ricorriamo ad un fiore. Di esso, sfogliamo i petali e, nel farli cadere ad uno ad uno, rimaniamo con l’ultimo che è quello che ci dirà la verità!
Insomma, una pratica vecchia quanto il mondo, di cui non conosciamo le origini e i perché ma che, oggi, vogliamo svelare. Quindi, ci chiederemo: “perché usiamo le margherite per fare il m’ama non m’ama, m’ama, non m’ama..?”. Per ricercare il significato di questo idilliaco simbolo di spensieratezza e innocenza, volgiamo lo sguardo molto indietro nel tempo. Ebbene, nel Medioevo, la margherita era il fiore utilizzato dalle fanciulle per comunicare la loro risposta ad una dichiarazione d’amore. Quindi, se elle accordavano al pretendente il permesso di ornare il suo blasone con delle margherite, ciò significava che la risposta era positiva.
Se, invece, i fiori venivano utilizzati come ornamento sul capo, ciò significava che la dama nutriva dei dubbi sul pretendente.
Il significato storico del m’ama non m’ama
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Ma, a parte i significati che le margherite hanno assunto nel corso della storia, ritorniamo alla specifica domanda sul perché usiamo le margherite per fare il m’ama non m’ama. La versione più accreditata riconduce il gesto a Margherita di Provenza. La stessa, avrebbe dato origine alla pratica interrogare il fiore in senso profetico, quasi come un oracolo. Si narra che il fiore le sarebbe stato donato dal fratello con l’indicazione di sfogliarlo, recitando una preghiera ad ogni petalo strappato.
Detto gesto, le avrebbe consentito di interrogarlo sulla sorte del suo caro marito, Luigi IX di Francia, fatto prigioniero dai saraceni durante la crociata del 1248. Secondo la leggenda, la donna continuò questa pratica fino a quando il marito non fece ritorno a casa.
A quel punto, gli mostrò tutti i petali raccolti, come prova del suo amore e della sua fedeltà. Quindi, il re, commosso e inorgoglito dal gesto, decise di aggiungere allo stendardo del suo casato tre margherite d’argento. Anche in virtù delle leggende formatesi attorno alla margherita, essa, nel linguaggio dei fiori, ha acquisito il significato di: purezza, innocenza, modestia, pazienza e riflessione.