Le colline che circondano Pienza sono le stesse tratteggiate nei morbidi orizzonti delle tele rinascimentali. La mano dell’uomo, che ha stravolto il paesaggio altrove, qui lo ha lasciato intatto. I borghi sono perfettamente inseriti tra le sinuose colline che non superano i 500 metri di altitudine. Tutto è così perfettamente armonico da conquistare i visitatori, soprattutto gli stranieri che di questi luoghi si sono innamorati a prima vista. Ecco perché un weekend in Toscana è sempre una buona idea. Pienza è un gioiello della Val d’Orcia che si può raggiungere in auto, ma poi visitare a piedi. Il centro storico con le sue viuzze acciottolate è nato per una viabilità che non conosceva le automobili.
Piazza Pio II, un capolavoro del Rinascimento
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Ricordiamo di metterci scarpe comode e iniziamo la visita da Piazza Pio II, il centro della cittadina che porta il nome del Papa a cui ha dato i natali e a cui deve la sua bellezza. Per usare le parole di Giovanni Pascoli, Pienza “è nata da un pensiero d’amore e da un sogno di bellezza”, quello di Pio II che volle farne un gioiello architettonico. Affidò a Leon Battista Alberti e a Bernardo Rossellino il compito di trasformare un piccolo borgo in un capolavoro rinascimentale. La piazza ha forma trapezoidale ed è tutta un gioco di illusioni prospettiche: infatti appare più grande o più piccola cambiando il punto di osservazione. È il cuore di Pienza, città ideale e patrimonio mondiale dell’umanità.
Perché un weekend in Toscana è sempre una buona idea e cosa vedere a Pienza
Piazza Pio II ospita magnifici edifici, la Cattedrale, Palazzo Piccolomini e Palazzo Borgia. Il Duomo si inserisce scenograficamente nello spazio con la sua forma armonica ed elegante. Rinascimentale, ma a sorpresa con elementi gotici, come lo splendido rosone.
Si affaccia sulla piazza anche Palazzo Piccolomini, la residenza estiva di Pio II, al secolo Enea Silvio Piccolomini, con il suo splendido giardino pensile all’italiana. Ora è diventato un museo, in parte visitabile, con la Loggia che permette di abbracciare con lo sguardo tutta la Val d’Orcia e lascia che la vista raggiunga il Monte Amiata. Un luogo insieme di meditazione e di contemplazione.
Cosa mangiare: Pecorino di Pienza e Brunello di Montalcino
Se gli innamorati vorranno passeggiare mano nella mano in via del Bacio, in via della Fortuna, in via del Buia e in via dell’Amore che si intrecciano nel centro storico, i golosi cercheranno il Pecorino di Pienza. È un formaggio d’eccellenza, dal sapore caratteristico con note di castagna e di alloro, che si produce secondo un disciplinare antico. Prevede l’uso di caglio di vitello e stagionatura in legno di rovere o in orci di terracotta con le forme avvolte in foglie di noce. Possiamo gustarlo a diversi livelli di maturazione. Quello fresco è ideale alla griglia, sciolto e filante. Il più stagionato è squisito con un filo di miele e un gheriglio di noce oppure con aceto balsamico. Perfetto se abbinato a un vino corposo come il Brunello di Montalcino o il Nobile di Montepulciano.
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