Perché tosse e vertigini potrebbero peggiorare e come calmarli se non passano

tosse

Sono diverse le malattie che potrebbero portare tosse e vertigini. Soprattutto con il cambio di stagione, non appena la temperatura scende e arriva il freddo, le infiammazioni potrebbero farsi più gravi. I problemi alle orecchie, al naso e alla gola avrebbero spesso come manifestazioni la tosse e le vertigini. Infiammazioni, infezioni e assunzioni di farmaci potrebbero mettere l’organismo a dura prova. Cosa fare per calmare la tosse? Come eliminare le vertigini?
Si conoscono più di 160 tipi di rinovirus e le vie respiratorie alte e basse sarebbero spesso esposte ai loro attacchi. Le ghiandole salivari si infiammerebbero pericolosamente mentre chi ha la tosse o starnutisce può trasmetterci virus e batteri tramite le goccioline di saliva. Mononucleosi e Covid 19 sarebbero delle minacce da combattere anche attraverso attenzione, igiene e distanziamento. Quando sintomi come tosse e vertigini colpiscono il nostro organismo ogni premura è consigliata e una visita medica potrebbe risolvere presto situazioni delicate.

Cosa fare se le vertigini non passano

Potremmo affrontare il problema da diversi punti di vista se non sappiamo perché tosse e vertigini non passano in fretta. I motivi per cui sbandamenti e instabilità rendono precario il nostro equilibrio potrebbero essere di natura fisica. Emicranie continue, traumi o infiammazioni di orecchie, naso o gola sarebbero tipiche durante i cambi di stagione. Per questo i medici utilizzano farmaci che agiscono sul sistema centrale nervoso oppure antiemetici e antistaminici o attivatori del microcircolo. Ma anche diuretici osmotici come il glicerolo nel caso in cui sia l’intestino a essere coinvolto.
Se il problema sono gli otoliti, cioè se i cristalli dentro le orecchie si sono spostati, potrebbe essere necessaria una manovra di Epley per eliminare il problema. Mentre nel caso di infiammazioni alla gola alcune visite per controllare il reflusso gastrico, le allergie o i problemi cardiologici potrebbero portare a scoprire cause che non sospettiamo. Se soffriamo di abbassamento dell’udito, che si affianca alle vertigini, potrebbe essere la labirintite a far soffrire il nostro organismo.

Quanti tipi di vertigini esistono e cosa può fare il neurologo

Le vertigini possono essere periferiche o centrali. Le periferiche sono le più diffuse, dipendono dalla parte interna dell’orecchio e riguardano l’equilibrio. Anche la cervicale sarebbe coinvolta ed è necessario ottenere il maggior numero di informazioni possibili per individuare le cause reali. Se a essere esposto è il sistema nervoso centrale potremmo sentire tremori, dismetria e cefalee forti. In questi casi tutte le attività che svolgiamo quotidianamente potrebbero complicarsi. Lavorare, studiare o fare attività fisica nasconderebbero insidie e difficoltà che non riusciremmo a superare.
I capogiri sono un sintomo tipico degli stati d’ansia e dello stress.  Muscoli contratti e difficoltà a camminare dovrebbero metterci in guardia. Qualunque attività sportiva potrebbe nascondere un pericolo e sarebbe meglio approfondire l’argomento prima di impegnarci oltre le nostre possibilità. Non sempre è necessario ricorrere agli ansiolitici. È possibile che il medico ci consigli l’utilizzo di erbe come passiflora e camomilla prima di ricorrere ai farmaci. Fare piccole passeggiate per rilassarci potrebbe essere meglio di una corsa con cui scaricare i nervi. Anche patologie molto invalidanti prevedono le vertigini tra i sintomi più diffusi. Per esempio, la sclerosi multipla creerebbe capogiri in seguito al danneggiamento dei nervi.

Perché tosse e vertigini potrebbero migliorare con l’alimentazione

Inserire miele, tisane di eucalipto e menta, magnesio, riso integrale e datteri ma anche noci e fichi è un consiglio che potremmo sentire dal nostro nutrizionista se stiamo male. Un rimedio classico è sempre stato l’aceto con cui attenuare il senso di vertigine. Limone, salvia, aglio e latte caldo sono alimenti che danno molti benefici contro la tosse che non passa. Se non facciamo esercizi per migliorare l’equilibrio e non adottiamo una dieta equilibrata, l’organismo potrebbe rispondere in maniera imprevedibile. Ne è un esempio la sindrome di Menière. L’accumulo di liquido nelle orecchie potrebbe essere la conseguenza di uno scompenso alimentare. È importante che potassio, cloro ed elettroliti non subiscano brusche variazioni.
Prodotti emollienti, sedativi e fluidificanti da comprare in erboristeria potrebbero aiutarci a dormire meglio la notte. E potrebbero agire sull’organismo insieme alla camomilla e alla passiflora per calmare ansia e stress. Non è sempre chiaro perché tosse e vertigini compaiano improvvisi nella nostra vita e non spariscano nell’immediato. I motivi sono diversi e adeguate indagini potrebbero velocizzare la diagnosi medica.

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