Perché secondo il galateo mangiare così anguria e altra frutta è maleducazione

ciliegie

La frutta è un alimento fondamentale della nostra alimentazione. Con la verdura è alla base di una dieta sana ed equilibrata. Essa fornisce acqua, sali minerali e soprattutto fibre e vitamine necessarie al benessere e al corretto funzionamento del nostro organismo.

Ecco perché in estate si sente il bisogno di mangiarne in quantità abbondanti. Infatti, la frutta estiva è capace di reintegrare i liquidi perduti con la sudorazione, specialmente quando ci troviamo in spiaggia sotto il sole.

Come per ogni alimento, però, è altrettanto importante scegliere prodotti che di stagione e non esagerare mai con le porzioni. Nel periodo estivo le nostre tavole si colorano di frutta di ogni tipologia e colore.

Mangiare la frutta in un certo modo, però, denoterebbe maleducazione. Una rivelazione che per qualcuno potrà sembrare assurda ma che in altri lascerà un moto di sorpresa. Dopo la lettura di questo articolo, forse qualcuno inizierà a mangiare la frutta diversamente. Ma scopriamo finalmente le ragioni del galateo.

Perché secondo il galateo mangiare così anguria e altra frutta è maleducazione

Con l’arrivo dell’estate i banconi della frutta diventano un tripudio di colori e sapori. Tra le varietà autoctone troviamo ciliegie, albicocche, nespole, susine, pesche, fichi e le fragole. A questi si accompagnano i frutti esotici più comuni come cocco, banane e mango, e anche quelli più strani quali maracuja, lime, guava. Tutti irresistibili compagni delle giornate di afa passate al mare sotto l’ombrellone, al parco o in montagna. L’abitudine è di gustarli per la grande parte con le mani.

Infatti, solo alcuni necessitano veramente di essere privati della buccia. Pensiamo agli acidi dell’uva o alle albicocche appena raccolte e mangiate dall’albero. Che goduria mordere una fetta di anguria o di melone senza l’uso di forchetta e coltello. Purtroppo, non ci sarebbe errore più grande. Perché secondo il galateo, infatti, mangiare così anguria e altri frutti non è per niente educato.

Secondo le sue regole, ad esempio, l’anguria dovrebbe essere mangiata con forchetta e coltello e i semini accuratamente eliminati prima e non sputati. Stessa cosa per il melone, per il quale è ammesso anche l’uso del cucchiaino.

I fichi andrebbero incisi in 4 parti con le posate e poi raschiati e mangiati. Le pesche vanno tenute con la forchetta e pelate col coltello oppure tagliate in piccoli pezzi.

Gli unici a prevedere l’uso delle mani nude sono ciliegie e amarene, uva, fragole e frutti di bosco. In questo caso le prime andranno mangiate in un sol boccone e il nocciolo sputato prima in mano e poi lascito sul piatto. Per quanto riguarda l’uva, bisognerà tagliare un piccolo grappolo e tenerlo con la mano destra, mentre con la sinistra si staccano gli acini.

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