Molto spesso anche se si ha l’età per poter accedere alla pensione manca il requisito contributivo. Ma questo non deve scoraggiare perché esistono diversi modi per perfezionarlo anche se non si ha un lavoro. L’INPS mette a disposizione diversi istituti che permettono di pagare di tasca propria i contributi che si versano. Ma mentre uno è immediato l’altro richiede tempo. Vediamo come organizzarsi per tempo.
Le misure che permettono di andare in pensione richiedono quasi sempre due requisiti, uno anagrafico e uno contributivo. E molto spesso quello che manca è proprio quello contributivo. La soluzione per andare in pensione prima in questo caso è quella di tentare di raggiungere il requisito mancante. Ovvero quello contributivo. Per chi ha un lavoro non è difficile, a meno che come per la Quota 102 non si abbia il tempo contato. Ma è bene sapere perché se per la pensione si usano i contributi volontari c’è bisogno di più tempo.
Versare contributi senza lavorare
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È possibile versare i contributi anche pagando di tasca propria all’INPS. E le soluzioni sono addirittura due tra cui scegliere: contributi da riscatto o volontari. In entrambi i casi è il richiedente a sostenere il costo dell’onere e l’INPS versa contribuzione utile sia al diritto che alla misura.
Questo significa, quindi, che la pensione potrebbe essere raggiunta anche da chi non sta continuando a lavorare. O da chi non è in NASPI e non versa, quindi, contribuzione figurativa.
Ci sono delle differenze tra le due tipologie di contributi
Si tratta di due tipologie di versamento completamente differenti, anche se prevedono entrambe il versamento di un onere. Con i contributi da riscatto è possibile collocare i versamenti nel passato. Ovvero laddove avrebbero originariamente dovuto essere versati. E i versamenti possono essere anche immediati.
Il riscatto, infatti, può essere sostenuto in un’unica soluzione ma anche rateizzato. E consente, anche se effettuato, ad esempio, nel 2023, di centrare la Quota 102 perfezionandola nel 2022.
Perché se per la pensione si usano i contributi volontari ci vuole più tempo
Ma come dicevamo il risultato può essere ottenuto o con i contributi da riscatto o con quelli volontari. Per versare questa tipologia di contributi serve ottenere l’autorizzazione dell’INPS. Come abbiamo detto c’è differenza tra riscatto di contributi e prosecuzione volontaria. In questo secondo caso bisogna agire prima perché i volontari si versano trimestre per trimestre e solo per il periodo presente.
Non si possono versare in un’unica soluzione e potrebbero richiedere anche diversi anni perché ci vuole più tempo.