Perché scegliere fra queste due tipologie di tonno è molto importante per la salute più le loro differenze nutrizionali

tonno

Con l’arrivo del caldo, le insalatone o paste fredde sono sempre all’ordine del giorno. Uno degli ingredienti più usati all’interno di queste pietanze è il tonno. Questo è considerato pesce azzurro, tra l’altro è un prodotto della pesca molto pregiato. Visto che il tonno si consuma molto, lo si può trovare comodamente anche all’interno di scatolette al supermercato. Ne esistono due tipologie: quello naturale e quello conservato con olio d’oliva (o altri tipi di oli).

La specie di tonno più famosa è quella del tonno rosso, molto apprezzato come alimento anche a crudo. Dato il largo uso in cucina, è bene conoscere le differenze nutrizionali tra il tonno naturale e quello all’olio d’oliva, in modo anche da facilitare la scelta quando si va al supermercato.

Perché scegliere fra queste due tipologie di tonno è molto importante per la salute più le loro differenze nutrizionali

Il tonno in scatola con olio d’oliva, in teoria, dovrebbe essere scolato prima di essere mangiato. È abbastanza calorico, una porzione di 100 g apporta circa 250 kcal. I valori nutrizionali del tonno, dopo essere stato sgocciolato sono:

  • 22% proteine;
  • 20% grassi;
  • quantità trascurabili di carboidrati;
  • 1 g di sale.

I grassi, seppur presenti, sono quelli insaturi e si ha anche una discreta quantità di acidi grassi essenziali, quali omega 3 e omega 6. La quantità di 1 g di sale potrebbe sembrare non di grande importanza, in realtà bisognerebbe consumare circa 5 g di sale al giorno. È una quantità facilmente superabile, soprattutto se si abbina il tonno ad altri alimenti anch’essi conditi. Per quanto riguarda il tonno naturale, ovviamente sarà più leggero per l’assenza di olio al suo interno. Una porzione di 100 g apporta 100 kcal. Il valore proteico resta sempre alto, intorno al 23% e 1 g di sale. Anche in questo caso bisogna comunque far attenzione a come lo si abbina, quindi.

Abbiamo visto perché scegliere fra queste due tipologie di tonno sia molto importante, essendo molto consumato a tavola. Quando lo si consuma per la preparazione di insalate, pasta o riso freddo, sarebbe consigliato consumare il tonno in scatola naturale. Così facendo, non si supera la dose raccomandata giornaliera di sale. Secondo le raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, si dovrebbero consumare al massimo 340 g di tonno (per gli adulti), e 170 g per le donne incinte e per i bambini. Le dosi poi vanno sempre confrontate e concordate insieme ad uno specialista.

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