Prima di affrontare il discorso Fincantieri, facciamo un attimo il punto sulle posizioni nette corte (“PNC”) su titoli azionari ricevute dalla Consob. Con riferimento all’aggiornamento del 4 novembre scopriamo che il titolo più shortato è Banca Monte dei Paschi di Siena. Il 3 novembre, infatti, sono state comunicate importanti posizioni corte da LMR Partners LLP e Millennium Capital Partners LLP per un ammontare del capitale pari al 12,46% e 8,12%, rispettivamente. In totale, quindi, le posizioni short ammontano a oltre il 20% del capitale. Al secondo posto in questa speciale classifica troviamo Maire Tecnimont con oltre il 4% del capitale e al terzo posto Fincantieri con circa il 2%.
Ma se su Fincantieri c’è una quantità di posizioni al ribasso non piccola, perché queste azioni potrebbero stupire al rialzo nei prossimi giorni?
Indicazioni in tal senso arrivano sia dall’analisi basata sui multipli di mercato che dall’analisi grafica.
Dal punto di vista del rapporto tra prezzo su fatturato la sottovalutazione è superiore all’80%. Per il Price to Book ratio la sottovalutazione è molto più contenuta e si aggira intorno al 10%. Il fair value, calcolato con il metodo del discounted cash flow, invece, si pone a metà tra i due valori precedenti esprimendo una sottovalutazione del 55% circa.
Per gli analisti, secondo quanto riportato sulle riviste specializzate, il prezzo obiettivo medio è in linea con le attuali quotazioni.
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Perché queste azioni potrebbero stupire al rialzo nei prossimi giorni: le indicazioni dell’analisi grafica
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Il titolo Fincantieri (MIL:FCT) ha chiuso la seduta del 4 novembre a quota 0,524 euro, in rialzo del 2,95% rispetto alla seduta precedente.
La tendenza in corso è rialzista e la sua solidità è dimostrata dalla tenuta dell’importantissimo supporto in area 0,5102 euro (I obiettivo di prezzo). Fino a quando questo supporto reggerà alla pressione ribassista le quotazioni avranno ottime probabilità di dirigersi verso il II obiettivo di prezzo in area 0,5644 euro. La massima estensione rialzista, invece, potrebbe andare a collocarsi in area 0,6186 euro (III obiettivo di prezzo) per un potenziale rialzista del 20% circa.
Una chiusura giornaliera inferiore a 0,5102 euro, invece, potrebbe portare a un’inversione ribassista con obiettivo più probabile in area 0,45 euro.