Quando si pensa alla musica, si fa riferimento solitamente a qualcosa che permette di evadere dalla realtà con i pensieri. In realtà, la sua funzione può anche essere terapeutica e in funzione di questo è stata creata e definita la cosiddetta musicoterapia.
Ma perché questa tecnica può fare tanto bene come percorso educativo e riabilitativo? Lo vedremo nei dettagli, ma prima è fondamentale fare una precisazione. Spesso le parole musica e terapia possono generare confusione e per questo è importante definire cos’è la musicoterapia. Essa è l’uso della musica attraverso elementi musicali come il suono, il ritmo, l’armonia o la melodia che hanno lo scopo di favorire e facilitare alcune cose.
Ci si riferisce alla comunicazione, all’apprendimento, la motricità, la relazione e l’espressione con lo scopo terapeutico di soddisfare necessità emozionali, mentali sociali cognitive e fisiche. Quindi la musicoterapia è un trattamento di tipo educativo e riabilitativo vero e proprio che usa la musica come terapia.
La musicoterapia è arteterapia
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Attraverso la musica vengono espresse, condivise e contenute le emozioni e i pensieri che non sempre si manifestano con le parole. Tali pensieri si trasformano in suoni con l’uso di strumenti musicali o perfino la voce.
Quando si parla di musicoterapia, ci si riferisce anche ad un termine cioè arteterapia. In questo modo si vuole indicare una cosa ben precisa. L’espressione attraverso la musica, la scultura, la pittura, il canto, di tutti i pensieri, i vissuti e le emozioni che sono legate a queste attività.
Emozioni che non riuscirebbero a venir fuori con una semplice comunicazione verbale. Ma effettivamente perché questa tecnica può fare tanto bene come percorso educativo e riabilitativo?
Il motivo per cui la musica diviene terapeutica è grazie all’incontro con l’altro (il musicoterapeuta). Il motivo è che in questo modo si da vita alla nostra identità sonora (ISO). Questa rappresenta la nostra biografia dei suoni.
Cosa rappresenta la nostra biografia dei suoni?
La biografia dei suoni riguarda tutti quei suoni che aprono in ciascuno di noi ricordi di eventi, emozioni, persone, profumi, voci e consapevolezza di essere altro. In questo contesto il terapeuta mette in gioco la propria identità per accogliere quella del paziente.
È un gioco dinamico in cui la musica è l’intermediario che intercorre nella comunicazione tra il musicoterapeuta e il paziente. In questo senso la musicoterapia diviene uno strumento attraverso cui crescere, concentrandosi sull’individuo, la soggettività e la bellezza di quest’arte.