Gli ex BOT people cercano rendimenti attraverso titoli di Stato poliennali e investimenti sui mercati azionari. A questo proposito segnaliamo un BTP con rendimento del 4% annuo. I mercati azionari inoltre, potrebbero essere entrati in una fase positiva.
Questo potrebbe rasserenare un poco gli animi. Le preoccupazioni degli aumenti di luce e gas, e di diversi generi alimentari e prodotti stanno preoccupando molti, che vedono oramai la tredicesima andare in fumo. Per questo motivo tutti si augurano il tempestivo intervento del Governo Meloni.
Torniamo all’argomento principale. Ci sono 2 indicatori da monitorare con attenzione quando si vuole investire in titoli di Stato poliennali, soprattutto in ottica di trading speculativo. Essi sono le attese sui tassi di interesse e lo spread fra BTP e Bund. Maggiore è la forza del Bund, maggiore sarà la pressione molto probabile dei BTP in vendita. Andremo a spiegare perché ora i BTP potrebbero salire di diversi punti percentuali.
Come si muove un BTP?
Viene collocato in asta e scambiato poi nel mercato secondario, ed hanno scadenze fra 18 mesi, a 3,5,7,10,30 e 50 anni. Più lunga è la scadenza, e più sono remunerativi, ma anche più rischiosi durante il periodo, per le forti oscillazioni che ci potrebbero essere fra asta e scadenza.
Distribuiscono solitamente una cedola semestrale, e vengono emessi al prezzo di 100, e scadranno con il valore 100.
Una spiegazione semplicistica su come si muove
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Questo valore può variare in positivo e negativo, e le oscillazioni dipenderanno proprio dall’attesa dei tassi di interesse e dallo spread.
I tassi di interesse si muovono solitamente in modo coincidente alla congiuntura economica. I tassi salgono in un ciclo di espansione, e scendono in uno di recessione.
Il prezzo (corso) quindi scenderà durante il rialzo dei tassi, e salirà durante il ribasso, oppure tenderà a muoversi proporzionalmente al maggiore/minore “rischio sistemico” del Paese emittente (più è alto il rischio maggiore sarà il rendimento).
Perché accade questo?
Perché quando scende il prezzo sotto 100, fa allineare il rendimento al rialzo dei tassi, e sale per lo stesso motivo.
La cedola rimane uguale, ma l’oscillazione al rialzo, o al ribasso fa alzare o diminuire il rendimento totale del titolo di Stato (differenza fra prezzo e 100 finali, sommata alla cedola distribuita. Tenendo quindi conto della scadenza).
Perché ora i BTP potrebbero salire da subito
Lo spread dai massimi recenti ha iniziato una discesa di quasi il 10%, e dal punto di vista grafico la discesa potrebbe continuare. Infatti si è formato e convalidato un doppio massimo che sembra puntare dagli attuali 224 a 205/200. Inoltre, si inizia a scontare un imminente cambio di politica monetaria, che potrebbe portare a uno stallo dei tassi di interesse, se non a iniziare un ribasso nel caso di un rallentamento dell’economia.
Uno strumento per monitorare l’andamento del BTP, è il Long term euro BTP Future.
Alla chiusura di contrattazione del 24 ottobre il prezzo ha chiuso a 111,63, generando un primo segnale rialzista. Una chiusura del 28 ottobre superiore ai 111,66 farebbe partire un movimento direzionale in ottica 3/6 mesi in area 122,95. Inversione ribassista al momento solo sotto 108,82.
Il rialzo del Future farebbe abbassare i rendimenti, e quindi aumentare il prezzo del titolo di Stato in maniera più o meno proporzionale.