Sul mercato immobiliare sono in vendita molte mansarde. Ciò accade perché molti Comuni che prima vietavano l’abitabilità per i tetti mansardati, hanno concesso più facilmente il permesso per usi accessori come ripostigli e lavanderie. Tuttavia, questi locali possiedono al minimo i requisiti di igiene edilizia e, anche quelli che si trovano in montagna, non offrono la vita confortevole che si immagina, anche quelli ristrutturati con molto gusto. Vanno bene come investimento, da dare in locazione per affitti brevi.
Al di là del fascino pittoresco-romantico, la mansarda offre una delle peggiori condizioni abitative possibili. Anche se ristrutturarla con il superbonus sembra un affare, prima di andarci ad abitare, pensateci bene. Vediamo perché, con gli esperti della nostra redazione lifestyle.
Perché non comprare una mansarda? L’affare lo fa chi vende
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Chi vende una mansarda, oggi fa un vero affare. La trasformazione della mansarda ai fini abitativi, non sempre è un buon investimento, se si abita al piano di sotto. Questa trasformazione costituisce di fatto un aumento di volumetria, con tutti i risvolti di natura patrimoniale e fiscale.
L’aumento del carico abitativo, conseguente a questa trasformazione d’uso, va inoltre a sovraccaricare la funzionalità degli impianti e delle strutture di una casa unifamiliare. O di un edificio (per uso di scale, ascensori, impianto idrico, fognario, elettrico ecc.) che era tarato su una certa volumetria.
Attenzione ai ‘furbi del quartierino’
Attenzione anche ai ‘furbi del quartierino’: molti piccoli proprietari cercano di convincere gli acquirenti che acquistare un appartamento all’ultimo piano più mansarda accatastata come soffitta o stenditoio, significhi fare un affare. Perché non comprare una mansarda. Se il sottotetto non ha l’abitabilità, non ce l’ha. Anche se il vecchio proprietario lo ha collegato all’appartamento sottostante con una scala a chiocciola o in ferro, non significa comprare una casa su due piani. Non si possono creare bagni, locali caldaia, open space o muri divisori in uno stenditoio che non ha i requisiti di altezza previsti dalla legge.
Non si possono creare camere da letto o studi professionali laddove la permanenza delle persone è permessa solo in modo temporaneo. Per portare sci e scarponi, come in una soffitta. O per ritirare il bucato, come in uno stenditoio. Si avranno problemi anche con le assicurazioni per le polizze casa e le polizze danni a terzi. Nel senso che non verrebbero risarciti danni da acqua se piove dal lucernario su mobili e arredi di valore inseriti in uno spazio dove non devono stare. Lo stesso vale per la permanenza di estranei agli abitanti, in caso di infortunio.
I problemi della mansarda
Chi ha ristrutturato una mansarda per farne il proprio studio o la zona ospiti e decide di venderla come appartamento autonomo, lo fa perché ha un business in crescita, dunque non può ricevere i clienti sopra il suo appartamento. Oppure perché ha altre spese impreviste. Ma anche perché ha scoperto che quei locali sono caldi d’estate, freddi d’inverno, privi di circolo d’aria se le finestre a lucernario non sono posizionate nel punto ottimale. Il sottotetto ha il difetto dello scarso sfruttamento della superficie utile e presenta difficoltà di ogni tipo. Dall’inserimento degli arredi alla posa dei materiali da rivestimento, fino alla semplice pulizia ordinaria degli ambienti che costringe a piegamenti piuttosto scomodi, soprattutto dopo i 50 anni di età.