La disposizione dei prodotti nei supermercati rispecchia una logica ben precisa che molti ignorano. Lo scopo è quello di fare in modo che chi deve acquistare rimanga più a lungo possibile dentro il supermercato spendendo somme considerevoli. Ecco come questo accade.
Appena entriamo nei supermercati troviamo in genere frutta e verdura. Le bibite si trovano in fondo e nei pressi delle casse troviamo prodotti ben precisi. È tutto studiato a tavolino. Dobbiamo trattenerci il più possibile e acquistare di più secondo le logiche del shelf marketing ossia le strategie con cui la grande distribuzione raggiunge gli obiettivi di vendita. Quando entriamo nei supermercati e vediamo tutti i prodotti messi in ordine dobbiamo sapere che niente è lasciato al caso. se alcuni prodotti si trovano negli scaffali alti o bassi questo ha un senso, se il panificio è sistemato in un punto c’è un motivo specifico.
Secondo gli studi che vengono fatti sui consumatori, le bottiglie di vino e l’acqua devono essere posizionate in fondo. I motivi sono semplici ma di rilievo. Tutto ciò che è liquido pesa e riempire il carrello da subito con i prodotti più pesanti significherebbe fare uno sforzo maggiore durante la spesa. Questo porterebbe il consumatore a comprare meno cose. Dopo fatta la spesa invece si acquistano bibite, vino e acqua e ci si dirige alle casse. Per agevolare questa operazione molti carrelli hanno lo spazio aggiuntivo per le casse d’acqua nella parte inferiore.
Fame a fine percorso
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Perché nei supermercati acqua e vino si comprano per ultimi? Se riempiamo da subito il carrello di acqua e vino, dove mettiamo il resto della spesa? È una questione psicologica che ci deve portare a mettere nel carrello tutto ciò che vediamo senza che la mancanza di spazio possa influenzare questo istinto.
Più che con lo spazio, la scelta dei prodotti da mettere vicino alla cassa ha solo motivazioni psicologiche. Dopo aver visto tanto cibo e aver riempito il carrello è probabile che durante la fila per il pagamento del conto ci venga fame. Ed ecco che nei pressi delle casse troviamo caramelle, snack, cioccolato. Il pensiero di comprare qualcosa da tenere a portata di mano e mangiare appena siamo usciti dal market è automatico. E così compriamo anche uno snack e ultimamente anche piccole lattine di bevande gassate sistemate nei pressi della cassa strategicamente. Uno spuntino che ci premia per lo sforzo fatto precedentemente con il carrello pieno.
Perché nei supermercati acqua e vino stanno in ultima posizione
Prezzi e psicologia determinano la posizione della frutta e della verdura all’inizio del percorso. Spesso questi prodotti costano di più e se abbiamo già comprato molte cose siamo portati a spendere di meno per la restante spesa. Cominciando con la frutta e la verdura siamo portati a comprare anche più del necessario o per lo meno a non pensare al costo visto che si parte da zero. Stranamente il nostro cervello non fa lo stesso ragionamento con acqua, vino e birra. L’acqua è comunque fondamentale e al vino e alla birra si rinuncia difficilmente. Carote, sedano e lattuga verrebbero facilmente sacrificate se si trovassero alla fine del percorso.
Gli scaffali sono sistemati in maniera da guidare i nostri acquisti. Al centro troviamo le marche più famose e quelle che costano di più. Sono ad altezza d’occhi, vengono visti facilmente e agevolmente raggiunti dalle nostre mani. I prodotti convenienti, in promozione e di marche sconosciute, si trovano in basso. Difficili da raggiungere o addirittura da vedere. Negli scafali alti spesso si trovano prodotti imballati, gli scafali sono utilizzati come magazzino. Queste tecniche influenzano i nostri comportamenti e alla fine del percorso lo scontrino diventa bollente. Dovremmo riflettere attentamente.
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