Castagne, zucca, funghi, broccoli, mele cotogne, ecc. Sono solo alcuni degli alimenti che l’orto e la natura ci regalano in autunno. Frutta e verdura molto versatile e che contiene una serie di elementi essenziali per il benessere dell’organismo.
Tra questi prodotti della terra non può assolutamente mancare l’uva. Parliamo di un frutto autunnale, molto presente sulle nostre tavole e che possiamo consumare sia fresco che secco (uva passa ecc.). Ma possiamo anche bere sotto forma di vino o succo.
Le proprietà e le controindicazioni dell’uva
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L’uva è un frutto consumato fin dai tempi antichi. Grazie al suo sapore zuccherino è un prodotto molto amato anche dai bambini.
Facile da mangiare, l’uva avrebbe delle proprietà antiossidanti davvero eccezionali. Questa caratteristica potrebbe aiutare la pelle e contrastare i radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento.
Inoltre, sarebbe ricca di fibre utili al benessere dell’intestino. La presenza di acqua renderebbe questo frutto molto rinfrescante, mentre lo zucchero aiuterebbe a recuperare le energie.
I suoi benefici agirebbero anche a livello cognitivo, migliorando la memoria e rallentando il suo declino.
Ma l’uva presenterebbe anche delle controindicazioni. Il suo consumo eccessivo potrebbe scatenare il mal di stomaco. Infatti, le proprietà lassative sarebbero poco adatte a chi soffre di colon irritabile, colite e diverticoli intestinali. Naturalmente il nostro consiglio è sempre quello di rivolgersi al medico di fiducia, per ogni chiarimento.
Perché mangiare l’uva e quale tra bianca e nera aiuterebbe maggiormente la salute del cuore
Possiamo trovare in commercio due tipi di uva. Quella bianca che presenta degli acini chiari, dalla colorazione gialla o verde e quella scura spesso tendente anche al nero.
Sono due varietà molto consumate che non presenterebbero grandi differenze dal punto di vista nutrizionale. Ma l’uva a bacca nera avrebbe una marcia in più.
Infatti, questa varietà potrebbe contenere una quantità maggiore di fitocomposti (fino a sei volte in più rispetto all’uva a bacca bianca). Questa caratteristica renderebbe l’una nera un grande alleato della salute, in grado di ridurre il colesterolo cattivo (LDL). La presenza di antociani, che forniscono il tipico colore rosso, agirebbe positivamente sulla salute del cuore.
Naturalmente per godere di tutte le proprietà dell’uva bianca o nera, sarebbe necessario consumare non solo la polpa, ma anche la buccia e i semi.
Ecco, quindi, perché mangiare l’uva e quale tra bianca e nera sarebbe più indicata per abbassare il colesterolo e agire sul cuore.
Perché non buttare le bucce e i semi
Proprio come la buccia e i semi della zucca, anche quelli dell’uva non dovrebbero mai essere buttati via.
Vediamo perché. Dai semi si ricava il famoso olio di vinaccioli, un ottimo condimento in grado di agire sul colesterolo cattivo, grazie alla presenza degli omega 6. Mentre le bucce dell’uva possono essere utilizzate come fertilizzante ed aiutare la crescita delle piante.