L’Italia è attraversata da una catena di pieghe sotterranee che passano lungo il tratto dell’Appennino che va dall’Emilia all’Abruzzo.
Questa catena emerge in corrispondenza del monte Conero, in prossimità di Ancona. Ed è qui che si sono verificate le ultime scosse. L’attività sismica del nostro territorio è un argomento che ci sta anche molto a cuore, anche se è difficile seguirne l’andamento in tempo reale. Ma ci interessa ancora di più sapere come comportarsi in caso di terremoto.
Perché l’ultimo terremoto fa paura a tutto il centro Italia e non solo
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La zona appenninica è fortemente sismica e ricorda eventi importanti. L’osservazione del passato ci racconta che molti eventi si sono protratti per molto tempo e con scosse forti. Dunque è ragionevole pensare che anche in questo caso potrebbero esserci scosse di maggiore entità nel prossimo futuro.
I terremoti italiani più devastanti degli ultimi 50 anni si sono verificati anche al nord e al sud del paese. Ne ricordiamo alcuni, come il terremoto nel Belice, nella Sicilia occidentale, accaduto nel 1968 e con centinaia di vittime. Oppure il sisma del Friuli nel 1976, con 990 vittime e tantissimi sfollati. Altre zone colpite dal terremoto sono state l’Abruzzo ha nel 1984 e nel 2009, l’ Umbria e le Marche nel 1997 e nel 2016 ed il Molise dove il 31 ottobre 2002 morirono 27 bambini e una maestra nella scuola di San Giuliano di Puglia.
Cosa fare in caso di terremoto se siamo in casa o in altri luoghi chiusi
È chiaro perché questo terremoto fa paura e come mai ci sentiamo impotenti di fronte alla forza della natura. Ma qualcosa possiamo fare per tutelarci.
Innanzitutto dovremmo essere preparati all’emergenza se viviamo in zone sismiche. Ad esempio potremmo tenere sempre pronta a portata di mano una borsa con dentro qualche abito caldo e delle scarpe. Inoltre sarebbe prudente inserire una torcia e tenere vicino all’uscio le chiavi della macchina. L’auto potrebbe essere un ottimo riparo nel caso dovessimo abbandonare la casa.
È prudente farsi trovare preparati ad un’evenienza che ci auguriamo non capiti mai. In momenti di concitazione è difficile mantenere la lucidità e quindi può essere d’aiuto avere a disposizione delle ancore di salvataggio.
Quali sono i posti più sicuri in casa
Quando siamo in casa dobbiamo sapere anticipatamente quali sono i luoghi più sicuri dove poterci riparare. Se viviamo in una casa datata e con pareti spesse, è bene sapere che si potrebbero verificare crolli di calcinacci e solai nelle parti centrali delle stanze. Dunque in questo tipo di abitazioni è prudente rifugiarsi negli angoli o sotto le porte.
Le case più moderne costruite in cemento armato sono più frequenti crolli che interessano le pareti. Quindi può essere più sicuro rifugiarsi sotto ai tavoli o ai letti al centro della stanza.
Non è consigliabile fuggire durante la scossa. Sarebbe opportuno aspettare che l’evento si sia concluso e uscire osservando per terra e sopra la nostra testa per evitare infortuni. Ecco perché l’ultimo terremoto fa paura e come potremmo comportarci.