Gli ottimi conti dei primi nove mesi del 2023 hanno fatto volare le quotazioni, ma non è questo il motivo per cui le quotazioni De Longhi hanno guadagnato oltre l’11%. A far decollare il titolo è stato l’innalzamento della guidance sull’ebitda adjusted, ora previsto tra 420 e 440 milioni di euro per il 2023. A questo si aggiunga il fatto che il fatturato dei primi nove mesi dell’anno ha battuto le stime degli analisti di Intesa Sanpaolo e di Banca Akros con una crescita di poco superiore al 3%. L’utile netto, invece, è salito di oltre il 7%.
Le raccomandazioni degli analisti
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Gli analisti hanno un’ottima opinione di De Longhi, tanto che il rating medio, calcolato sugli ultimi 3 mesi, è pari a Compra. L’ottimismo, però, non si traduce in una forte sottovalutazione. Anzi, dopo lo strappo al rialzo del 9 novembre il prezzo obiettivo medio esprime una certa sopravvalutazione. Questa situazione deve far riflettere gli investitori. Sembra quasi, infatti, che il titolo non abbia più margini al rialzo.
Una conferma in tal senso arriva da Intesa Sanpaolo e Banca Akros che hanno confermato il rating sul titolo: De Longhi è hold con target price 21,1 € per Intesa e buy con prezzo obiettivo 23,64 € per Akros.
Perché le quotazioni De Longhi hanno guadagnato oltre l’11%? Dove sono dirette? Le indicazioni dell’analisi grafica
Il titolo De Longhi (MIL:DLG) ha chiuso la seduta del 9 novembre a quota 26,34 €, in rialzo dell’11,42% rispetto alla seduta precedente.
Era esattamente da un anno che le quotazioni non registravano un rialzo così importante sul titolo. Questa forte escursione rialzista, però, potrebbe essere il canto del cigno dei rialzisti. Come si vede dal grafico, infatti, le quotazioni hanno raggiunto il punto dove è massima la probabilità di inversione.
Per le prossime sedute, quindi, la prudenza è d’obbligo.
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