Non è raro vedere la gazza volare nei nostri cieli. Infatti si tratta di una specie tipica dell’Europa e dell’Asia facente parte della famiglia dei corvidi. Il nome scientifico è pica pica, ma tutti noi la conosciamo come gazza ladra. Ma perché le gazze ladre rubano gli oggetti luccicanti? Scopriamo insieme l’origine e la storia dietro a questo particolare soprannome. E capiamo il perché di questa loro abitudine a sgraffignare!
Le gazze ladre
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Questi uccelli hanno una riconoscibile forma allungata, con una coda particolarmente lunga, un becco forte e una testa arrotondata. I colori inconfondibili sono il bianco e il nero, ma quest’ultimo sulla coda può assumere riflessi verdi e bronzati e sul resto del corpo sfumature tendenti al blu.
La gazza è particolarmente sveglia e curiosa e infatti rientra tra gli animali più intelligenti del mondo. Ha complessi rituali sociali ed è un animale onnivoro. Si tratta di un uccello diurno che vive in famiglia o in coppia, anche se la femmina può lasciare il compagno per un maschio più forte. Questo nuovo compagno oltre ad avere la coda più folta e brillante deve possedere un altro requisito. Vediamo assieme quale.
Perché rubano?
Perché le gazze ladre rubano gli oggetti luccicanti?
La fortuna di questo nome di deve all’opera “La gazza ladra” di Gioachino Rossini, scritta nel 1817. Tuttavia esiste un fondo di verità per questo soprannome. Le gazze, come tutti i corvidi, sono infatti attratte dagli oggetti che luccicano, come vetri, gioielli, carta stagnola, ecc. Questi oggetti vengono rubati dalle gazze soprattutto di sesso maschile per abbellire il proprio nido e attrarre così gli esemplari femmina. Come abbiamo visto infatti le gazze femmine possono abbandonare il compagno di una vita per uno nuovo. Quest’ultimo deve essere più forte, deve possedere una coda più bella e soprattutto un nido più luccicante!