Perché le carote sono arancioni e cosa succede al nostro corpo se ne mangiamo tutti i giorni

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Le conosciamo di un unico colore e siamo abituati a vederle così ma questo ortaggio sempre presente in casa ha una storia ricca di particolari che ignoriamo. Ecco il motivo della colorazione e i benefici che le carote danno al nostro organismo.

In origine erano di colore porpora e viola ma un incrocio di sementi dei contadini olandesi ha fatto diventare le carote arancioni. Le varietà principali arrivavano in Europa dall’Afghanistan e trasformare il colore in arancione per gli olandesi era normale visto che quello era il colore rappresentativo della Nazione. Quella degli Orange era la dinastia regnante in Olanda e nel 1568 organizzò la rivolta che portò all’indipendenza dei Paesi Bassi nei confronti degli spagnoli.

Le carote hanno colori diversi a seconda della presenza o meno di determinate sostanze naturali che fanno di quest’ortaggio uno dei più salutari nella nostra dieta. Antociani e carotenoidi, quindi licopene, luteina e il beta carotene ne determinano il colore a seconda della quantità presente o meno. La carota arancione ha una maggiore quantità di beta carotene, questa sostanza viene trasformata dal nostro organismo in vitamina A che troviamo anche nelle carote gialle.

Sostanze fondamentali

Perché le carote sono arancioni? Gli incroci e le selezioni fatte agli agricoltori in passato ha portato alla scelta di questo colore e così è stato negli ultimi 400 anni. Le carote antiche oltre a essere viola e porpora erano anche bianche e nere. Quelle bianche e nere erano ricche di vitamine, minerali e fibre, quelle nere come quelle viola avevano anche i flavonoidi. Per questo sono considerate uno degli alimenti più completi esistenti in natura.

Mangiare una carota al giorno protegge la pelle grazie alla vitamina D e agli antiossidanti, limita le infezioni e aiuta il cuore a evitare certe patologie. Una carota al giorno riduce i livelli di colesterolo, le fibre solubili delle carote infatti tendono a legarsi con gli acidi biliari. Se consumiamo 3 o 4 carote al giorno potremmo però accumulare beta carotene e questo potrebbe affaticare il fegato. Sarebbe meglio mangiarne una quantità minore ma tutti i giorni.

Perché le carote sono arancioni e cosa fare se non sono fresche

Le carote mangiate crude o bollite tutti i giorni aiutano a eliminare il gonfiore addominale e ci danno una maggiore regolarità intestinale. Il sistema immunitario si rafforza e le cellule del nostro corpo traggono ottimo nutrimento. La porzione standard di carote che dovremmo assumere è di 200 grammi. Possiamo mangiarne di meno ma è consigliato non superare questa soglia per evitare effetti collaterali.

Il modo migliore di integrarle nella nostra dieta è quella di utilizzarle per gli snack fuori pasto. A metà mattina o a metà pomeriggio sgranocchiare 1 o 2 carote calma la fame, fa bene a colon e stomaco e ci da un vero concentrato di vitamine. Stiamo attenti quando le consumiamo. Le carote devono sempre essere croccanti. Se sono molli, secche, macchiate o danneggiate è meglio non mangiarle. Non ci sono controindicazioni gravi ma i medici e i nutrizionisti semplicemente ne sconsigliano il consumo.

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