In estate, non c’è niente di meglio di un bagno per rinfrescarsi dal caldo torrido. Al mare, nei fiumi o nei laghi balneabili si ritrovano le energie perdute a causa dell’afa. L’acqua ha la capacità di risvegliare il corpo, migliorando la circolazione sanguigna, ma anche quella linfatica.
Passeggiare con i piedi nell’acqua con fondali ricchi di sassi permette di stimolare la vasocostrizione, ciò a patto che sia abbastanza fredda. Ancora, camminare con le gambe totalmente immerse allevia gonfiori e insufficienza venosa.
Ma l’acqua è perfetta anche per chi ha deciso di tornare in forma e tonificare il proprio corpo. L’azione di questo elemento, contrapponendosi al movimento, permette di bruciare molte più calorie rispetto all’allenamento sulla terra ferma. Nuotare permette di bruciare da 400 a 700 calorie in un’ora, in base allo stile che si sta utilizzando.
Ma è proprio nuotando che ci potrebbe capitare uno spiacevole disguido. Come in aereo, l’acqua potrebbe infiltrarsi nelle orecchie e darci seri problemi. In questo articolo spieghiamo perché l’acqua entra nelle orecchie quando nuotiamo.
Un problema che se non si risolve nei minuti successivi a quando si è usciti dall’acqua può diventare invalidante. Ecco perché bisogna imparare a non sottovalutarlo e ad agire tempestivamente.
Perché l’acqua entra nelle orecchie quando nuotiamo al mare o in piscina e come stapparle
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Le orecchie sono connesse al nostro equilibrio, quindi, se otturate, portano a problemi di stabilità nel camminare. Ma questo è solo uno dei disagi minori. Facendo un tuffo, nuotando o durante un bagno potrebbe capitare che l’acqua entri nelle orecchie. Il condotto stretto e la presenza di cerume possono sensibilizzare l’orecchio e catturare l’acqua.
Anche se può sembrare un problema da poco, in realtà si corrono vari rischi. Il ristagno di acqua può scatenare mal d’orecchio, problemi ai timpani, otiti e infezioni. Inoltre, i batteri trovano l’ambiente umido un posto perfetto per riprodursi. L’acqua marina e quella delle piscine hanno una concentrazione maggiore di patogeni, quindi sono le più pericolose.
Se siamo grandi tuffatori o nuotatori è probabile che questo episodio si verifichi spesso. La prima cosa da fare è pulire bene l’orecchio, ogni volta che usciamo dall’acqua. È bene verificare che non ci siano residui d’acqua. Se questa pare non voler uscire, esiste una soluzione molto semplice.
Per prima cosa facciamo ruotare il braccio per capire se le orecchie sono solo tappate o se c’è dell’acqua bloccata.
Se non si stappano, allora proviamo a sbadigliare un paio di volte muovendo bene la mandibola. Nel frattempo tiriamo dolcemente il lobo dell’orecchio e incliniamo la testa in direzione della spalla. Questo cambierà la pressione interna dell’orecchio e libererà il liquido.
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