In passato il vino non si acquistava sfuso al litro al supermercato o nelle cantine, ma le famiglie facevano scorta acquistando in una sola volta anche cinquanta litri di vino all’interno di un recipiente di vetro.
Si trattava, nello specifico, della damigiana che era una sorta di bottiglione familiare dove, all’occorrenza, si metteva pure l’olio prodotto direttamente nelle campagne. Con una damigiana di vino una famiglia era davvero apposto anche per un mese. Ancor di più se la damigiana, invece, era piena d’olio.
Perché la damigiana si chiama così e quando e per cosa si usa, a partire da quella caratteristica a bocca larga
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Al giorno d’oggi, rispetto al passato, le damigiane esistono ancora e quindi si possono pure acquistare. Ma rispetto al passato, il loro utilizzo è fortemente limitato. Basti pensare che le vecchie damigiane al giorno d’oggi vengono riciclate a uso decorativo. Per esempio, come idea artistica per gli spazi esterni.
Ma è anche vero che ancora in molte cantine storiche l’uso della damigiana continua a rappresentare una sorta di rito irrinunciabile. Ecco, quindi, quando e per cosa si usa la damigiana, ma perché si chiama così? Vediamo allora, nel dettaglio, da dove deriva questo nome. Inoltre, vediamo pure perché, tra le damigiane, ancora oggi, quando si acquistano si preferiscono quelle a bocca larga.
Perché ha questo nome e perché si preferisce quella a bocca larga
La damigiana si chiama così perché l’origine del nome deriverebbe dal francese. Precisamente, deriverebbe dalle allusioni scherzose in merito alle forme tondeggianti di una dama francese. Ma non si esclude che il nome, invece, possa essere stato dato in onore di Giovanna d’Angiò, regina di Sicilia.
Inoltre, anche al giorno d’oggi quando si acquista una damigiana si preferisce quella a bocca larga. Questo perché è più comoda per i rabbocchi ed è pure più facile da pulire e da igienizzare per i nuovi utilizzi.
Come vaso vinario in vetro, la classica damigiana, con la sua classica forma tondeggiante, ha il fondo in legno di castagno e il rivestimento in vimini. Questo affinché, durante il trasporto, la damigiana, senza rompersi, sia in grado di resistere agli urti. Anche al giorno d’oggi ci sono in commercio le damigiane con una capacità superiore ai 50 litri. Per fare il pieno di liquidi come il vino e l’olio come sopra accennato, ma ci sono anche le damigiane molto piccole e caratteristiche con una capienza di appena cinque litri.
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