Perchè la crema impazzisce e cosa fare per evitarlo

Se hai poco tempo e vuoi preparare un dessert, prova ad usare la ricetta della crema al mascarpone senza uova, uova, mascarpone

Ad uscire fuori di testa, o forse di casseruola, è anche la crema. Sì proprio lei! La compagna insostituibile di tante festicciole tra bambini, che mette spesso d’accordo grandi e piccini. Un alimento salutare, assai gradevole al palato e molto versatile in cucina. Sia in versione cotta che sotto forma di dessert, la crema rappresenta spesso il giusto complemento nella preparazione di tanti dolci. Ma perché la crema impazzisce e cosa fare per evitarlo? Con questo focus si cercherà di capirlo.

Quando si dice che è impazzita

Quando si sta quasi per cantare vittoria sulla buona riuscita della crema pasticcera, ecco che qualche cosa può andare storto. Si è quasi gunti al momento della ritirata della casseruola dal fuoco, quando possono fare la loro comparsa dei grumi che nessuno ha invitato. E il peggio è che più si gira, più si assiste a questo proliferare di grumi densi in assetto da guerra.

Eppure si è magari fatto attenzione alla freschezza delle uova, la farina utilizzata è quella specifica per dolci e pure di buona marca, come del resto il latte. Se poi si è avuto pure cura di riservare un mestolo di legno ad uso esclusivo dei dolci, veramente la cosa può lasciare senza parole. Ma tant’è! La crema è impazzita e non ci sono neppure i servizi sociali a cui rivolgersi. Che fare quindi in occasioni del genere, oltre ad assistere, inermi, alla disfatta? Visto che non è mai sano continuare a piangere sulla crema buttata, vediamo almeno di stabilire un piano d’azione per le creme a venire.

Istruzioni per creme lisce e vellutate

Perchè la crema impazzisce e cosa fare per evitarlo? Stando ai vademecum stilati dai cuochi più provetti in fatto di dolci, il primo passo è quello di setacciare la farina, prima di mixarla con il resto degli ingredienti. A meno che, alla classica farina, non si preferisca ricorrere agli amidi (tipo “Maizena”). Varie infatti sono le scuole di pensiero su cosa sia più opportuno fare affidamento tra farina classica o amidi. C’è pure chi fa una miscela tra la farina tradizionale e la farina di fecola.

Il secondo momento da attenzionare è quello in cui il mix di uova, zucchero, farina e latte finisce sul fornello. Il composto non va mai portato ad ebollizione. Infatti affinché l’amalgama arrivi ad addensarsi correttamente, il fuoco va sempre mantenuto basso. Il terzo momento cruciale è rappresentato dal come e dal quando girare la crema.

Una volta sul fuoco, infatti non bisogna mai smettere di girare la crema e dulcis in fundo, si deve fare ben attenzione al verso in cui la si gira. Una volta stabilita una direzione di marcia, mantenerla fino in fondo.  La crema non ama le brusche virate. Skipper della cucina avvisati, mezzi salvati!

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