Perché investire sulle utilities in momenti di crisi? Impatto limitato del coronavirus

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Perché investire sulle utilities in momenti di crisi?

L’impatto dell’emergenza coronavirus “dovrebbe essere limitato” per le utilities italiane. Non siamo noi a dirlo, ovviamente, ma la famosa agenzia di rating americana Fitch, ben nota in quanto una delle Tre Sorelle (le altre sono Moody’s e Standard & Poor’s) che emettono i giudizi (rating) sul debito pubblico italiano (e non solo su quello, ovviamente, ma anche sui bond societari e sui titoli). A mettere al riparo il settore, secondo gli analisti americani è “la quota di business regolato” (relativo alle reti di distribuzione). Impossibile, invece, calcolare ora gli effetti del calo della domanda di energia da parte delle aziende in questi mesi dell’anno, né quelli delle misure del governo “per dare sostegno alle imprese, come la sospensione delle bollette elettriche” (situazione dai contorni ancora da definire).

Cosa attendere?

La generazione di energia e la vendita potrebbero risentire di un mix di effetti tra calo della domanda, prezzi più bassi delle commodity e un aumento del debito.

«Riteniamo che l’andamento negativo sarà compensato da mitigazioni dei rischi (attraverso contratti derivati, ndr) e un ampio margine nel rating per riassorbire gli effetti nel periodo».

Impossibile al momento,come detto, calcolare l’effetto delle misure del governo per dare sostegno alle imprese.  Come la sospensione delle bollette elettriche. Misura che potrebbe essere estesa all’intero territorio nazionale. «Queste misure potrebbero implicare un assorbimento di cassa dal capitale circolante di molte ultilities, scenario che ora non è considerato nei nostri rating»

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ENEL (MIL:ENEL) può trarre benefici dall’ampia diversificazione del business. «Pensiamo che gli effetti negativi siano gestibili» e «mitigati dalla limitata sensibilità dei clienti residenziali sul mercato libero, dove riteniamo che i prezzi più bassi possano essere traslati ai clienti con un certo ritardo». Ma il coronavirus è una pandemia. ENEL, da azienda globale, potrebbe essere colpita anche in altre aree geografiche dove è presente (Spagna, USA, Sudamerica), quindi bisogna fare molta attenzione.

Per Italgas e SNAM Fitch pensa ad rischi ed impatti limitati. Diverso il discorso per Terna, che è molto esposta sul piano creditizio. La massima parte è in possesso della controllante CDP (cassa Depositi e Prestiti). Ad essa scade un maxibond da 750 milioni di euro a maggio prossimo, che va rifinanziato.

Acea e Iren, se possibile, sono ancora più al riparo, traendo rispettivamente il 75 e l’80% del loro EBITDA (ricavi prima di Interessi, Tasse, Debito e Ammortamento) da business regolati. «Pensiamo sia gestibile l’impatto della congiuntura economica di breve periodo in termini finanziari, con un contraccolpo più significativo su generazione e vendita e un potenziale maggiore assorbimento».

Perché investire sulle utilities in momenti di crisi?

Perchè investire oggi sulle utilities? In realtà non è certamente da oggi che conviene puntare sul settore delle aziende di pubblica utilità. Già 100 anni fa il settore utilities veniva caldamente consigliato dagli analisti dell’epoca. Ovviamente questa costante preferenza per le utility non deve meravigliare. In quanto aziende di pubblica utilità, le utilities sono molto, molto meno soggette di altre aziende a variabili come il fallimento. Anzi sono capaci di garantire, al contempo, come abbiamo visto prima, grazie ai mercati in cui operano, utili stabili. Inoltre le utilities pagano anche dividendi interessanti e, in Borsa, hanno andamento generalmente poco volatile.

Investire in utilities, quindi, significa non correre tanti rischi. E, in un momento particolare ed emergenziale come questo, non è un vantaggio di poco conto.