Questo potrebbe essere il secondo anno consecutivo con le quotazioni dell’oro che si muovono all’interno della barra annuale registrata nel 2020. Vediamo, però, perché il prezzo dell’oro potrebbe presto toccare quota 2.000 dollari.
Dopo lo scatto al rialzo seguito allo scoppio delle pandemia nel 2020, le quotazioni del’oro hanno avuto un andamento laterale ribassista. In sostanza si sono mosse all’interno di un trading range individuato dal massimo e dal minimo della barra annuale del 2020: 2.164,1 dollari e 1.586,9 dollari.
Solo la rottura di uno di questi due estremi potrebbe dare direzionalità alla tendenza di lungo periodo. In caso contrario, continueranno movimenti di breve respiro della durata solo di qualche mese.
Un ruolo importante per il futuro del metallo prezioso sarà, come al solito, giocato dall’andamento del dollaro.
La stagionalità è favorevole al rialzo
Indice dei contenuti
Un’ulteriore mano al rialzo dell’oro potrebbe arrivare anche dalla stagionalità. Come si vede dal grafico, infatti, stiamo andando incontro a una stagione favorevole alla crescita del prezzo dell’oro.
Solo tra febbraio e marzo dovremmo assistere a una fase ribassista.
Perché il prezzo dell’oro potrebbe presto toccare quota 2.000 dollari: le indicazioni dell’analisi grafica
L’oro ha chiuso la seduta del 9 dicembre in rialzo dello 0,51% rispetto alla seduta precedente, a quota 1.810,7 dollari. La settimana, invece, si è chiusa con un rialzo dello 0,06%.
La seduta di lunedì è stata molto negativa per l’oro che ha perso oltre l’1,5% in una sola seduta. Un ribasso così importante non si vedeva da inizio ottobre. Le successive quattro sedute della settimana, però, hanno visto la riscossa dell’oro che con un colpo di reni, soprattutto grazie alla seduta di venerdì 9 dicembre, ha recuperato le perdite e chiuso addirittura al rialzo.
Dal punto di vista delle medie notiamo che sono saldamente incrociate al rialzo e puntano verso il probabile obiettivo a quota 2.000 dollari.
Grande prova di forza dell’oro che, come accaduto due settimane prima, rischia di precipitare, ma recupera dai minimi e chiude in prossimità dei massimi settimanali. Le medie, quindi, restano incrociate al rialzo. Notiamo, poi, che cinque settimane consecutive al rialzo, secondo l’oscillatore SwingTrading Indicator, non si vedevano dal febbraio 2022.
Non si vedono, quindi, particolari problemi per le quotazioni dell’oro che hanno come obiettivo più probabile area 2.000 dollari.
Se investi in Borsa! Non perdere fra pochi giorni il nuovo straordinario Ebook di ProiezionidiBorsa