Perché il prezzo del petrolio è crollato nel corso della seduta di mercoledì?
I principali dati che hanno condizionato l’andamento dei prezzi
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Mercoledì i prezzi del petrolio hanno subito un calo a causa della ridotta attività economica in Cina, il principale importatore di greggio, e di un aumento inaspettato delle scorte di greggio negli Stati Uniti. La ripresa della produzione di petrolio dopo le condizioni meteorologiche estreme all’inizio del mese ha contribuito all’eccesso di offerta. La scorsa settimana la US Energy Information Administration ha riportato un aumento di 1,2 milioni di barili nelle scorte di greggio. Questo dato è in controtendenza rispetto alle aspettative degli analisti di un calo di 217.000 barili.
Le raffinerie statunitensi che stavano gradualmente recuperando dai tagli alla produzione a causa del freddo. I tassi di utilizzo delle raffinerie sono scesi all’82,9%, determinando la produzione di greggio statunitense più bassa da gennaio 2023.
Perché il prezzo del petrolio è crollato nel corso della seduta di mercoledì? Il ruolo della Cina
Le difficoltà economiche della Cina sono state evidenziate dalla contrazione dell’attività manifatturiera per il quarto mese consecutivo a gennaio. Questa situazione, unita alla recente liquidazione ordinata dal tribunale di China Evergrande, ha sollevato preoccupazioni sulla capacità dell’economia in generale di riprendere slancio.
Il quadro geopolitico in Medio Oriente
Oltre ai fattori economici, le tensioni geopolitiche che coinvolgono il conflitto Israele-Hamas e una disputa navale nel Mar Rosso tra gli Stati Uniti e i militanti Houthi allineati con l’Iran hanno contribuito alle incertezze del mercato. Sebbene questi eventi abbiano interrotto il trasporto di navi cisterna per petrolio e gas naturale, limitando le forniture di petrolio e aumentando i costi di consegna, gli analisti hanno suggerito che la produzione record in Occidente e la lenta crescita economica avrebbero moderato l’aumento dei prezzi.
Il ruolo dell’OPEC
La produzione petrolifera dell’OPEC a gennaio ha registrato il calo mensile più consistente da luglio, attribuito a diversi membri che hanno implementato nuovi tagli volontari alla produzione e ai disordini che hanno colpito la produzione libica. Secondo un sondaggio Reuters, l’OPEC ha prodotto 26,33 milioni di barili al giorno, in calo di 410.000 barili al giorno rispetto a dicembre.
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