Il cane è tra gli animali domestici preferiti dagli italiani. Insieme al gatto, al criceto, al coniglio, alla tartaruga, al pesce, al pappagallo. Animali che farebbero bene alla nostra salute e ci aiutano a vivere meglio. Secondo degli studi, addirittura, avere un cane allungherebbe la vita. Questo perché “obbliga” a fare attività fisica, ogni giorno, anche solo per accompagnarlo a passeggio. Senza parlare di tutto il resto e dell’amore incondizionato che un cane sa donare all’uomo.
Di recente si è celebrata la Giornata Mondiale del Cane, dedicata al nostro Fido
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Giustamente, il 26 agosto si è celebrata la Giornata Mondiale del Cane, proprio per celebrare questo fedele amico. Che, se stiamo male, si preoccupa per noi e soffre. Lo stesso, però, fanno i padroni che, quando Fido si ammala, vanno giustamente in crisi.
Stiamo attenti ai loro comportamenti. Se il cane, ad esempio, mangiasse meno o sembrasse più stanco del solito, potrebbe dipendere da una sindrome da non sottovalutare. Ed è solo una delle cose sulle quali vigilare. Perché, anche se non possiede la parola, sa come trasmetterci le sue emozioni e sensazioni.
È importante capire perché il cane piange senza motivo
Anche per il nostro Fido, prevenire è meglio che curare. Perché il nostro cane piange, ulula o mugola, ad esempio, all’improvviso e senza apparente motivo, è importante capirlo. Per sapere cosa fare e non farlo piangere. Se il cane piange, geme o altro, non è mai senza un motivo. È il segnale per indicare che per loro c’è un grosso problema che va risolto.
Ad esempio, quando è un cucciolo, non dobbiamo meravigliarci se dovesse piangere più del solito. Pensiamo al fatto che l’animale è piccolo, si sta adattando ad un ambiente nuovo, non ha più accanto a sé la sua mamma. Sarà fondamentale avere pazienza e farlo sentire amato.
Perché il nostro cane piange, ulula o mugola e cosa fare per evitarlo
Il cane può piangere anche se ci allontaniamo da casa, magari per andare a lavorare. Se non fosse abituato, potrebbe pensare di essere stato abbandonato. Occorre, quindi, organizzargli la giornata a casa in modo che non si senta solo. Tra i motivi, anche quello semplice di voler attirare la nostra attenzione.
Ad esempio, potrebbe essere geloso e insofferente del fatto che non gli stiamo dando le solite coccole. Tocca a noi rimediare in questo senso. Potrebbe anche essere spaventato da qualcosa (ad esempio, i botti di fine anno o il temporale) e sta a noi rassicurarlo. È fondamentale non avere fretta. Diamogli il tempo di abituarsi e di superare le situazioni che lo turbano. E non facciamogli mai mancare la sensazione di essere protetto e amato da noi.
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