Già più volte su queste pagine abbiamo scritto dei mercati emergenti. Questi ultimi, infatti, a detta di numerosi analisti potrebbero rivelarsi delle ghiotte occasioni per gli investitori di tutto il Mondo. Per gli esperti di Pictet AM il debito in valuta locale dei Paesi emergenti avrebbe già beneficiato dei tagli dei tassi di interesse e le loro Banche centrali sarebbero meglio posizionate per sostenere la crescita con una politica monetaria più accomodante. C’è anche chi, come gli analisti di Lazard, sostengono addirittura che quelli dei mercati emergenti sarebbero gli asset più sottovalutati a livello globale. Infatti, la loro attuale percentuale di sconto sarebbe più alta rispetto a quella dei mercati non emergenti tenendo conto della media di lungo periodo. Secondo il gestore patrimoniale Amundi, mercati come quello vietnamita e indiano sarebbero forieri di ottime opportunità per chi è in cerca di nuove occasioni di investimento. Inoltre, non bisogna dimenticare che investire in asset di Paesi emergenti può anche essere un modo per diversificare ulteriormente il portafoglio. A breve tratteremo proprio la prospettiva degli analisti di JPMorgan, una delle più grandi banche d’affari di tutto il mondo, in merito ad uno dei mercati emergenti più discussi e cioè quello indiano.
Nel corso dell’anno, molti analisti si sono espressi positivamente in merito al mercato indiano. Tra i Paesi emergenti, è uno di quelli più raccomandati per eventuali investimenti. Secondo Francesco Sandrini di Amundi, il Brasile, il Messico e l’India sarebbero quelli su cui puntare. L’analista di Eurizon Claudio Foschi mette a sua volta l’accento sulle possibilità offerte dal mercato indiano.
Perché il mercato indiano potrebbe essere interessante per gli investitori, cosa dice JPMorgan
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Ma qual è l’opinione degli analisti della banca JPMorgan in merito? Prima di tutto, questi sottolineano che in numerosi Paesi emergenti gli utili societari non sono riusciti a crescere al passo con il PIL.
L’India, tuttavia, rappresenta un’eccezione. I rendimenti azionari sarebbero cresciuti pari passo con il PIL nominale, come dimostrerebbero le statistiche. Dunque, l’India sarebbe uno dei pochi mercati emergenti in cui gli investitori azionari potrebbero beneficiare della crescita economica.
La crescita economica dell’India
Secondo gli analisti di JPMorgan, inoltre, l’economia indiana crescerà nominalmente del 10% nei prossimi 10-15 anni. Questo dato, oltre a quanto abbiamo già scritto, contribuirebbe a renderla uno dei mercati più interessanti su cui investire. Il suo potenziale di crescita sarebbe dovuto alla sua classe media in costante espansione, alla digitalizzazione e a dati demografici favorevoli.
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