Perchè il 1996 è importante per la propria pensione? Scoprilo subito e fatti due conti per capire quanti soldi perdi

Perchè il 1996 è importante per la nostra pensione

Il sistema pensioni italiano è diviso in due e molto dipende dalla data in cui ha avuto inizio la carriera. Infatti la linea di demarcazione è l’anno 1996. Tra chi ha avuto una carriera iniziata prima del 1996 e chi invece ha iniziato dopo, le differenze sono sostanziali. Oltre che di possibilità di lasciare il lavoro, le differenze sono anche di importo delle prestazioni e di regole di calcolo. A tal punto che spesso alcuni lavoratori non riescono nemmeno ad andare in pensione nonostante hanno età e contributi che possono sembrare idonei. Perchè il 1996 è importante per la propria pensione? Scoprilo subito e fatti due conti.

L’assegno sociale è una misura assistenziale dell’INPS, che in genere si eroga a chi non ha contributi a sufficienza per la pensione. Ma tornando alla data di inizio della carriera, spesso l’assegno sociale può essere il toccasana per chi non raggiunge l’importo minimo della pensione e deve lasciare silenti i contributi versati, almeno fino ai 71 anni di età.

Differenze tra assegno sociale e pensione contributiva e chi può scegliere tra le due

Chi ha iniziato a versare prima del 1996 ha diritto alla pensione di vecchiaia a 67 anni di età con 20 anni di contributi. Ed ha diritto al calcolo della pensione con il sistema misto. Quindi, calcolo retributivo fino al 2012 se al 31 dicembre 1995 il diretto interessato può vantare almeno 18 anni di versamenti.

Se invece sono meno di 18 anni, il diritto al calcolo retributivo vale fino al 1995. Per chi ha iniziato a lavorare e versare contributi dopo tale data, la pensione di vecchiaia si centra con 67 anni di età e 20 anni di contributi ma con l’aggiunta di un assegno che per essere liquidato deve superare 1,5 volte l’assegno sociale. Significa una pensione pari o superiore a 750 euro circa, stando alle nuove soglie 2023 INPS. Significa che chi non ha una anzianità di carriera antecedente il 1996, per la propria pensione potrebbe avere difficoltà ad accedervi a 67 anni.

Perchè il 1996 è importante per la propria pensione? L’assegno sociale a 67 anni, cos’è?

Ma a 67 anni i contribuenti italiani maturano anche il diritto all’assegno sociale. Parliamo di quella prestazione che consente di accedere ad una specie di pensione a prescindere dai contributi. L’assegno sociale infatti è una misura assistenziale che può essere paragonata al reddito di cittadinanza o alla NASPI. Infatti ha come unico parametro oltre all’età, l’assenza di redditi da parte del richiedente. O meglio, la presenza di redditi entro una determinata soglia. Infatti senza redditi l’assegno viene erogato in misura intera.

Con redditi che non superano la soglia dello stesso assegno sociale (per il 2022 per esempio la soglia era pari a 468,28 euro al mese), l’erogazione è ridotta. Chi non ha versamenti antecedenti il 1996 e nonostante 20 anni di contribuzione versata matura una pensione inferire ad 1,5 volte l’assegno sociale, deve richiedere, se possibile, l’assegno sociale, lasciando i 20 anni di contributi silenti, cioè non utilizzati. E sarà a 71 anni, quando viene meno l’importo minimo della pensione che l’interessato potrà passare dall’assegno sociale alla pensione di vecchiaia. Le differenze tra assegno sociale e pensione contributiva quindi sono sostanziali ed evidenti. Da tenerne conto!

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