I pomodori sono facili da coltivare, ma non per questo esenti da problematiche. Se hai notato che quelli dell’orto sono anneriti, è forse colpa di una disattenzione. Scopri di quale si tratta e come risolvere il problema.
La stagione calda vede nuove colture inserirsi nel programma di semina. Tra queste ci sono i pomodori, che sulla tavola sono un alimento buono e succoso. Coltivarli da casa non è complicato, a patto che si rispettino le cure necessarie alla loro crescita. Non è poi così raro, infatti, trovare delle specie di botte tondeggianti sulla parte inferiore dell’ortaggio. Se vuoi scoprire perché i pomodori diventano neri in punta, fai attenzione a quanto spiegato nelle prossime righe.
Nutrienti e idratazione
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Bisogna premettere che il cosiddetto marciume apicale, ovvero la presenza di macchie nerastre sui pomodori, non è una malattia. Per cui, non è colpa dei parassiti. Al contrario, si manifesterebbe per una condizione di stress della pianta. Spesso e volentieri c’entrerebbe una carenza di acqua e calcio. Nel caso le irrigazioni non avvengano con regolarità, il vegetale potrebbe non ricevere le sostanze utili allo sviluppo. La soluzione è intuibile: basterà aumentare la frequenza delle innaffiature. Occhio, però, a non esagerare o si otterrà l’effetto opposto. Il sistema migliore è probabilmente l’impianto a goccia, che dosa con precisione le quantità di liquidi emesse.
Anche i microelementi sono indispensabili alla crescita dei pomodori. Uno su tutti il calcio, la cui mancanza potrebbe generare anche malformazioni sul frutto. Per apportarlo in quantità soddisfacente si può fare affidamento a nutrimenti specifici. Si potrebbe tentare con un concime biologico a rapida cessione. Oppure ricorrere al litotamnio, una polvere calcarea naturale che agisce in poco tempo. Anche le soluzioni della casa potrebbero aiutare. I gusci d’uovo sminuzzati, per esempio, funzionerebbero piuttosto bene in combinazione col compost, anche se l’effetto non è immediato.
Perché i pomodori diventano neri in punta? Scopri subito cosa rovina il raccolto
Anche se tra le più comuni, quelle appena elencate non sono le uniche ragioni per cui i pomodori si deteriorano. C’è un altro fattore che potrebbe farli marcire inevitabilmente. Se da una parte c’entra la carenza, infatti, dall’altra si potrebbero fare i conti con un’esagerazione. E proprio l’eccesso di azoto e potassio sarebbe il responsabile.
Ciò si verifica solitamente per le dosi di concime troppo abbondanti. L’azoto in eccesso potrebbe generare uno squilibrio nutritivo, mentre il potassio in più causerebbe il mancato assorbimento di calcio. In genere, il rischio maggiore si verifica quando si impiegano fertilizzanti concentrati, come quelli pellettati o liquidi.
Soluzioni per evitare che si formi il marciume
Con qualche accortezza si può ridurre al minimo il rischio di marciume apicale. Durante la coltivazione, non dimenticarti di eseguire operazioni come pacciamatura e sfemminellatura.
La prima serve a conservare l’umidità nel suolo, l’altra a concentrare i nutrienti sulle parti importanti della pianta. Buona idea è anche seminare varietà resistenti. I pomodori rotondi con buccia, come sarno e ciliegina, temono meno di altri questo tipo di inconveniente.