Perché emigrare per lavorare nel pubblico come istruttore di categoria D? Ecco 113 posti al Sud

Perché emigrare per lavorare nel pubblico?

La Presidenza del Consiglio dei Ministri ha indetto un nuovo concorso per reclutare un contingente di 113 unità di personale non dirigenziale. I futuri assunti saranno inquadrati nella cat. D e andranno a ricoprire diversi profili nei ruoli della Regione Calabria. Vediamo allora chi può concorrere e quali sono i requisiti e i termini di candidatura.

Spesso la mancanza di un’occupazione porta a considerare anche l’idea di emigrare altrove, in posti dove la domanda di lavoratori è più forte dell’offerta. Un discorso trasversale che vale tanto nel privato quanto nel pubblico, quanto nel rapporto Sud-Nord o, più in generale, Italia-estero.

Ora, il bando della PdCM offre l’opportunità di un’occupazione statale direttamente in una delle regioni più belle del Sud. Nel dettaglio, il testo ufficiale prevede la seguente ripartizione dei posti disponibili:

  • 80 posti come istruttori direttivo amministrativo;
  • 33 come istruttori direttivo tecnico.

In particolare, il 30% dei posti dei due profili è riservato ai volontari militari. Dunque, perché emigrare per lavorare nel pubblico come istruttore di categoria D e non candidarsi a questo concorso in una splendida terra del Sud?

I requisiti per essere ammessi alle selezioni

requisiti di ammissione alle selezioni sono alloggiati nell’art. 2 del testo ufficiale. Si richiede la maggiore età e la cittadinanza italiana o altro Stato membro UE e non, purché in linea con le disposizioni di legge in materia. I candidati di sesso maschile devono essere in regola con l’eventuale obbligo di leva.

I candidati di sesso maschile devono essere in regola con l'eventuale obbligo di leva

I candidati di sesso maschile devono essere in regola con l’eventuale obbligo di leva-proiezionidiborsa.it

Ancora, occorre idoneità fisica alle mansioni, il godimento di diritti, l’assenza di condanne penali che inibiscano l’accesso ai pubblici uffici. Parimenti non bisogna risultare licenziati, destituiti, allontanati etc. da un precedente impiego pubblico.

Il titolo di studio richiesto è la laurea, anche se differente in base al profilo di interesse.

Tra le lauree ammesse agli 80 posti troviamo la L-1, la L-3, L-5 e L-6, poi L-10, L-11 e L-12. Ancora, L-14, L-16, L-18 e L-19, la L-24, la L-33, la L-36 e L-37, la L-39, L-40 ed L-41 ed L-43 (o equiparate). Molto più vasto il panel delle lauree magistrali ammesse a concorrere. Tra queste incontriamo LM-5, LM-14, LM-36 e LM-37, LM-45, LM-50, da LM-76 a LM-78, LM-93 e LM-94, LMG/01 ed altre ancora (ed equiparate).

Ai candidati per istruttore tecnico si richiede un titolo tra L-2, L-7, L-9, L-17, L-21, L-23, L-25, L-27, L-29, L-32, L-34 ed L-43 (o equiparati). Oppure LM-3, LM-4, da LM-7 a LM-11, LM-13, da LM-21 a LM-31, LM-33 ed LM-35. Ancora, LM-48, LM-54, LM-69, LM-71, da LM-73 a LM-75, LM-79 ed LM-86 (o equiparati).

Perché emigrare per lavorare nel pubblico come istruttore di categoria D? Ecco una grande occasione in Calabria

Le domande vanno inviate solo online accedendo, e autenticandosi tramite proprie credenziali digitali, sul portale inPA. Ogni candidato deve possedere un indirizzo PEC e versare una quota di partecipazione di 10 euro per ogni codice concorso a cui intende partecipare. I termini di inoltro delle istanze sono per il 29 dicembre (scade il 21 del mese, invece, il termine per il concorso in Banca d’Italia).

Ci si può candidare solo online accedendo al sito inPA

Ci si può candidare solo online accedendo al sito inPA-proiezionidiborsa.it

Infine ecco cosa prevede la procedura concorsuale. Si ha una prova selettiva scritta ed una orale (solo per chi supera la prima) distinte per i codici concorso. Infine c’è la valutazione dei titoli per i soli candidati che abbiano superato anche l’esame orale.

Per tutti gli eventuali dettagli, infine, si invita il Lettore a consultare integralmente il testo ufficiale.

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