Il reddito di cittadinanza ha permesso negli ultimi due anni a milioni di famiglie italiane di andare avanti e di arrivare alla fine del mese anche con la pandemia. Così come in tanti ancora prendono il sussidio che, lanciato nel 2019, pur tuttavia non ha generato ad oggi i risultati sperati per quel che riguarda la creazione di posti di lavoro.
In particolare, chi possiede i requisiti può presentare la domanda e accedere, se accettata, al reddito di cittadinanza. Ma questi requisiti devono essere mantenuti nel tempo. Altrimenti scatterà la decadenza dal beneficio.
Vediamo allora di capire quando si rischia di perdere il reddito di cittadinanza e se ci sono attualmente per le famiglie delle misure di aiuto economico che siano alternative al sussidio.
Perché e quando si perde il diritto al reddito di cittadinanza e quali sono le misure alternative al sussidio
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Nel dettaglio, la causa più comune di decadenza per il reddito di cittadinanza è quella relativa all’ISEE. Quando questo supera una determinata soglia o in caso di variazioni patrimoniali.
Sul perché e quando si perde il diritto al reddito di cittadinanza, infatti, ci sono da rispettare i requisiti sul patrimonio immobiliare, i requisiti sul patrimonio mobiliare e, tra l’altro, pure i requisiti per quel che riguarda il valore del reddito familiare.
Con il rischio del carcere, inoltre, il reddito di cittadinanza decade pure quando, in caso di controlli, viene rilevato che il percettore del reddito di cittadinanza ha dichiarato il falso, fornendo dati e informazioni non veritiere, ma anche documenti falsi.
Quali sono le misure di aiuto economico che sono alternative al sussidio
Tra le misure di aiuto economico che sono alternative al sussidio spicca l’assegno unico e universale per i figli di età fino a 21 anni. Essendo diversi i requisiti di accesso, infatti, molte famiglie prendono l’assegno unico e universale pur non essendo percettori di reddito di cittadinanza. Mentre chi prende l’RDC prende l’eventuale quota di assegno unico direttamente sulla carta PostePay che è collegata al sussidio.
Oltre all’assegno unico e universale, ci sono inoltre altre misure di aiuto economico in essere per le famiglie, in particolare di quelle con figli. Tra queste misure spicca pure il cosiddetto Bonus asilo nido a copertura delle spese per la retta. Fino ad ottenere dall’INPS un massimo di ben 3.000 euro annui.
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