In occasione dell’arrivo del Capodanno, il cenone di San Silvestro è un momento in cui si tende a rispettare le tradizioni. Quella più nota è forse quella del cotechino o dello zampone con le lenticchie. Attenzione, però, a questa usanza sempre più in voga.
La sera del 31 dicembre è quella del famigerato cenone di Capodanno. La definizione è imperfetta, considerato che si tratta di San Silvestro e il Capodanno vero e proprio scocca alla mezzanotte.
Perché e quando si mangia l’uva a Capodanno? La tradizione non sarebbe italiana
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Al di là, però, della definizione rappresenta un momento di convivialità in cui si tende a rispettare le tradizioni. Alcune sono diffuse e radicate. Altre, in particolare, hanno anche varcato i confini nazionali e sono diventate un’abitudine per diversi paesi.
Non mancano, ad esempio, coloro i quali usano mangiare l’uva a Capodanno, o meglio in attesa della mezzanotte. La spiegazione che si dà a questa usanza è che si tratti di una tradizione di origine spagnola.
In Spagna, però, mangiare uva a Capodanno non significa avere solo un ingrediente in più nella scelta della frutta.
Quando e come si mangia l’uva il 31 dicembre
In terra iberica c’è, infatti, un protocollo da seguire per chi vuole rispettare la tradizione. Ognuno, in particolare, dovrebbe mangiare 12 chicchi d’uva nei dodici secondi che anticipano la mezzanotte. Ognuno di essi rappresenterebbe i dodici mesi dell’anno che sta per arrivare.
I commensali dovrebbero, quindi, farsi trovare con l’uva in mano un attimo prima che inizino i dodici secondi di countdown.
A quel punto, in concomitanza con i secondi che passano scanditi dal cronometro, arriverebbe il momento consumare ogni chicco d’uva.
Trattandosi di una tradizione molto radicata in Spagna, questa fase è caratterizzata anche dal fatto che rintocchino le campane in alcune località. Così come in Italia, esistono inoltre trasmissioni televisive che la sera del 31 dicembre fanno sì che tutti possano coordinarsi.
Da quanto esiste questa abitudine
Molti, dunque, saranno sorpresi dal fatto che si tratta di un’abitudine che ha un’estrazione e una procedura precisa da seguire.
Questa usanza, tra l’altro, esisterebbe da oltre un secolo. Le motivazioni ricadono nella stessa sfera di altre che contraddistinguono la notte di Capodanno.
Si dice, infatti, che questa pratica sia ben augurante in vista del nuovo anno, affinché si viva un’annata di felicità e prosperità.
Le tradizioni internazionali per il Capodanno si somigliano nello scopo
Non ha motivazioni, dunque, molto diverse da quelle prettamente italiane. Il riferimento è, ad esempio, all’abitudine di consumare lo zampone o il cotechino con le lenticchie.