Perche’ derubate gli italiani approfittando del coronavirus?
Negli ultimi tempi I prezzi dei generi alimentari stanno subendo un enorme rincaro. Alcune delle segnalazioni sono state fatte con riferimento a grandi catene . In proposito, e’ bene specificare fin da subito che detti aumenti sono assolutamente illegali ed ingiustificati, in quanto non vi e’ stato alcun rallentamento nella catena di produzione dei generi alimentari. Neppure giustificato e’ l’aumento di ortaggi e verdure, in quanto non si sono registrati mutamenti climatici avversi o cali nella coltivazione. Insomma, coloro che approfittano della sciagura vanno prontamente denunciati al Codacons, ai NAS o alla Guardia di Finanza. Pertanto, se derubano gli italiani, approfittando del virus, non devono farla franca!
Su quali prodotti si e’ focalizzato lo sciacallaggio?
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Il rincaro si e’ registrato soprattutto sui cavolfiori, aumentati del 233% e a seguire broccoli, zucchine dell’80%, arance e carote del 50%. Aumenti, ci sono stati anche su materie prime quali zucchero, farina, sale, uova. Considerato, pero’, che l’aumento di detti prodotti non deriva da alcuna carenza ma e’ arbitrario, l’abuso potrebbe riguardare qualsiasi prodotto.
Commercianti sciacalli, pensate di farla franca?
A fronte di una pronta presa di posizione del Codacons, taluni dei grandi marchi,dissociandosi dal comportamento dei gestori dei punti vendita, hanno annunciato un cambiamento nella gestione degli stessi. Inoltre, la Coop ha congelato i prezzi di circa 18.000 prodotti a garanzia dei consumatori. Prezzi Fermi per I prossimi due mesi ed applicazione regolare delle promozioni, questa la linea adottata. Lo stesso rischio di andare incontro a sanzioni per il rincaro, vale per i commercianti on line, alcuni dei quali hanno fatto salire alle stesse i prezzi della pasta.
Perche’ derubate gli italiani approfittando del Coronavirus?
Cosa rischiano gli “sciacalli” . Proposte di legge per aggravare le sanzioni
Cittadini, denunciate gli abusi ai seguenti recapiti: al 117 Guardia di Finanza, all’Autorita’ Garante, protocollo.agcm@pec.agcm.it o compilando il modulo on line sul sito dell’AGCM, ancora al Codacons al numero unico 892-007 o ad altre associazioni. Le sanzioni previste dal codice penale sono aspre, come si evince dall’art. 501 del c.p.., intitolato: “rialzo e ribasso fraudolento dei prezzi sul pubblico mercato…”, che prevede fino a 3 anni di reclusione e la multa da 516 a 25.822,00 euro”. Sono previste, inoltre, aggravanti quando si configura un fatto piu’ grave. A fronte di questa situazione incresciosa, la Lega, alcune settimane fa, ha presentato una proposta di legge per l’inasprimento delle sanzioni previste dall’art. 501 c.p.
Il disegno di legge prevederebbe, accanto alla reclusione fino a 3 anni, la multa (senza un minimo edittale) fino a 25822,00 euro. In questo modo, coloro che speculano durante l’ emergenza sanitaria, dovranno pagare profumatamente il prezzo dello sfregio ai danni dei consumatori.
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