Perché conserve, marmellate e olio esausto di scarto potrebbero nascondere rischi per la nostra salute e come mettersi al sicuro

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Manca poco all’estate e la natura si è già risvegliata. A maggio i caldi raggi del sole fanno maturare nuovi frutti. Tra i banchi dell’ortofrutta compaiono le prime pesche, albicocche, fragole e le primizie di stagione come piselli e fave. Questo è il periodo perfetto per preparare le prime conserve e in tanti decidono di dilettarsi in questa produzione. Verdure sott’olio e sott’aceto, marmellate e composte di ogni tipo ci aiutano a conservare per l’inverno i sapori della bella stagione.

Cosa c’è di meglio di una bella fetta di pane e marmellata per iniziare bene la giornata? Poi le conserve di verdura sono un ottimo salvacena quando non abbiamo voglia di cucinare. Affinché si conservi la qualità e le proprietà nutrizionali degli alimenti, la conserva deve essere fatta a regola d’arte. Diversamente, si potrebbero correre dei rischi.

Allora, cerchiamo di capire perché conserve, marmellate e olio esausto sono prodotti da consumare con attenzione. Infatti, anche chi ha l’abitudine di raccogliere l’olio di fritture o delle lattine di tonno dovrebbe fare attenzione. In questo articolo cercheremo di capire quali sono i segnali che dovrebbero preoccuparci e quali accortezze attuare per evitare il pericolo d’intossicazione.

Cos’è il botulino

Il botulismo è una malattia grave causata dal contatto con le cosiddette tossine botuliniche. Queste sono prodotte da microrganismi presenti in natura sotto forma di spore. Comunemente si possono trovare nel suolo, nei sedimenti marini, nel pulviscolo e in alcuni alimenti qualora venga a mancare l’ossigeno. Un’altra condizione favorevole al nascere delle tossine botuliniche è la presenza di substrati acidi con pH superiore a 4.6. Queste tossine producono un gas che costituisce l’elemento pericoloso per l’uomo.

Perché conserve, marmellate e olio esausto di scarto potrebbero nascondere rischi per la nostra salute e come mettersi al sicuro

Tutte le conserve, proprio perché rispettano le condizioni descritte sopra, se non preparate correttamente rischiano di produrre tossine botuliniche. Marmellate, confetture, sciroppi e inscatolati (sott’olio, sotto vuoto, sott’aceto) sono tutti a rischio. Per quanto riguarda marmellate e confetture, uno dei modi più semplici per evitare l’acidificarsi del contenuto è aumentare le quantità di zucchero.

Se si decide di mettere poco zucchero, questo dovrà essere sostituito con del succo di limone. Un modo sicuro per produrre questo tipo di prodotti in casa è misurare il pH e usare speciali pentole a pressione che raggiungono 121°C.

Per quanto riguarda l’olio dei cibi conservati, non dovrebbe essere pericoloso se non emulsionato. Infatti, il botulino si sviluppa nella parte acquosa e non nell’olio. Questa condizione cambia all’apertura, quindi meglio non lasciare i contenitori aperti per molto tempo. Se usiamo mettere da parte l’olio della frittura o quello delle latte invece di buttarlo nel lavandino, si consiglia di buttarlo frequentemente. Infatti, se tenuto per troppo tempo, potrebbe produrre tossine botuliniche e gas tossico.

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