Perché abbiamo sempre sbagliato a mangiare la frutta secca in questo modo

frutta secca

L’OMS consiglia di consumare circa 30 grammi di frutta secca al giorno. La frutta oleosa o a guscio, infatti, è fondamentale per la salute complessiva dell’organismo umano. Da vari studi risulta che, chi consuma quotidianamente frutta secca, risulta più sano rispetto a chi non ne mangia.

Però, questa regola non è valida in ogni situazione. La frutta secca consumata con moderazione fa bene, ma deve essere al suo stato naturale. In poche parole non deve aver subito cottura o lavorazioni. Ecco perché abbiamo sempre sbagliato a mangiare la frutta secca in questo modo.

Quella tostata

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Gran parte della frutta oleosa in vendita nei supermercati, o in botteghe e mercati è tostata. Spesso snack come arachidi, nocciole, anacardi, hanno subito una prima tostatura in forni industriali.

La tostatura viene adoperata perché permette una conservazione più lunga. Inoltre, aiuta a mantenere la frutta a guscio croccante e friabile. Tuttavia la tostatura ha dei risvolti negativi. Per prima cosa alla base c’è una trasformazione dei principi nutritivi della frutta secca. La cottura determina anche un aumento dell’assimilazione dei grassi. Quindi l’apporto energetico aumenta. La conclusione è che sarebbe meglio assumere la frutta secca al naturale per non alterare la natura dei grassi buoni contenuti.

Frutta secca salata

Perché abbiamo sempre sbagliato a mangiare la frutta secca in questo modo? Perché spesso il consumo di frutta secca avviene tramite pacchetti che hanno subito trasformazioni come tostatura, frittura e salatura.

Se prendiamo in considerazione il fabbisogno giornaliero di sale (secondo l’OMS 0,1-0,6 g al dì) questo corrisponde al sale contenuto naturalmente dai cibi. Alimenti che subiscono una salatura in più, fanno eccedere nel consumo. Il sale ancora oggi viene utilizzato come ingrediente per conservare i cibi, ma anche per esaltare il sapore degli alimenti alla pari dello zucchero.

Eppure, un alto contenuto di sale ha delle grandi ripercussioni sulla salute. Insorgere di patologie cardio vascolari, oppure ipertensione, ancora tumori allo stomaco e malattie renali sono tra le conseguenze più comuni. Pertanto sarebbe bene mangiare frutta secca non salata, per mantenere le sue qualità organolettiche intatte, fonte di vitamine e minerali, grassi buoni e antiossidanti.

 

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