Per vivere di rendita servono più soldi o più fortuna o il miglior investimento sui titoli di Borsa?

Cosa fare per vivere di rendita-Foto da pixabay.com

Le strade che portano all’accumulo e alla sana gestione di un capitale non sono infinite, ma strette e tortuose sì. C’è chi si dedica esclusivamente a una vita di lavoro e rinunce, chi tenta la sorte e chi si inerpica su sentieri off-limits per poi ritrovarsi 10 passi indietro. Infine non manca chi pensa di coniugare al meglio e al top tutte le carte (lecite, ovviamente!) di cui dispone. Ad esempio, per vivere di rendita servono più soldi o più fortuna o il miglior investimento sui titoli di Borsa?

Il segreto sta infatti nell’ottimizzare tutto ciò di cui si dispone, con un giusto sbilanciamento verso ciò in cui si eccelle. Tuttavia, il ciclo lavoro-risparmio-investo è il punto da cui partire, e anche quello da cui non si sfugge.

Ottima gestione del patrimonio alla base

Senza un cospicuo capitale di partenza da gestire, mobiliare e/o immobiliare che sia, è impossibile vivere di rendita. Ma i soldi sono nulla senza controllo, diceva un noto refrain pubblicitario. Cos’altro servirebbe, allora, per riuscire nell’impresa?

Per gli addetti ai lavori non ci sono dubbi circa la necessità di gestire le ricchezze finanziarie secondo alcuni precisi dettami.

Primo, darsi chiari obiettivi di investimento di breve, medio e lungo termine. Cosa cerco, cosa voglio? Se ricerco la certezza del capitale allora dovrò accontentarmi di ritorni medio-bassi o, in alternativa, dovrò disporre di ingenti capitali. Non si sfugge.

Secondo, per i grandi risultati serve il giusto tempo: il mordi e fuggi di norma non porta lontano, anzi.

Parimenti importante è la diversificazione del capitale. Gli strumenti in portafoglio devono essere scorrelati per tipologie di asset onde evitare di legare il proprio destino a quello di un unico sottostante.

Altro elemento alla base del successo è il contenimento dei costi. Una mancata spesa è un primo, sicuro guadagno: guai a dimenticare questa regola elementare.

Infine, mai innamorarsi e investire in prodotti di cui non si comprendono appieno i rischi annessi e/o il meccanismo di funzionamento.

Per vivere di rendita servono più soldi o più fortuna o il miglior investimento sui titoli di Borsa?

Detto ciò, meglio il fai-da-te o il gestito? Nel primo caso si tagliano le spese, ma si richiede elevata, profonda e adeguata preparazione alla materia. Nel secondo i pro e i contro s’invertono.

Soffermiamoci adesso al caso di chi vuol fare in autonomia. Come ottimizzare il portafoglio in termini di costi, rischi e benefici?

Senza impelagarci in soluzioni complesse e complicate, diciamo che a grandi linee potrebbero bastare due prodotti per investire tanto sul fronte del capitale di rischio quanto sul reddito fisso. Cioè basterebbero due ETF per esporsi sulle due principali asset class e garantirsi un elevato grado di diversificazione a costi abbattuti.

Quale ETF scegliere? Sul mercato le soluzioni non mancano, anzi c’è solo l’imbarazzo della scelta. Tuttavia, non c’è dubbio che il prodotto ideale contiene in pancia molte delle caratteristiche chiave di ogni buon fondo passivo. Ossia gode di buona storicità, i costi sono contenuti, la massa gestita è importante, non espone al rischio cambio e la replica del sottostante è di tipo fisico.

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