Per una pasta al pesto coi fiocchi, ecco il sugo pronto migliore da acquistare secondo un’indagine

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C’è chi ama fare il pesto in casa, per assicurarsi di mangiarne uno buono e genuino. Sempre più persone coltivano il basilico, che con alcune precauzioni si può avere anche di inverno, e scelgono di usarne le foglie per seguire una delle tante ricette che è possibile reperire online, su un ricettario cartaceo o che è stata tramandata dalla nonna. Non tutti quanti, però, hanno il tempo di poter preparare il pesto da sé e molto spesso si finisce per decidere di comprarlo.

In tanti diffidano dai sughi pronti e si chiedono quali siano i migliori da acquistare dal punto di vista degli ingredienti e del valore nutrizionale. A questa domanda ha provato a rispondere Altroconsumo, un’associazione che conduce test annui per verificare i prodotti migliori con lo scopo di aiutare i consumatori ad orientarsi meglio. In questo caso, i test sono stati condotti su trentaquattro marche di pesto presenti in commercio.

Per una pasta al pesto coi fiocchi, ecco il sugo pronto migliore da acquistare secondo un’indagine

Tra i prodotti analizzati da Altroconsumo, il pesto migliore sarebbe risultato essere Baresa (LIDL) Pesto alla Genovese. Il punteggio assegnatogli è di 54/100. Il suo contenuto di basilico sarebbe del 29%. Al secondo e terzo posto, Conad Pesto Genovese con Basilico Genovese Dop Sapori & Dintorni (54/100) e Delizie dal Sole Eurospin Pesto alla Genovese (54/100), con rispettivamente il 40.6% e il 45% di basilico. Il loro costo, però, secondo quanto riportato da Altroconsumo sarebbe maggiore rispetto a quello del Baresa. Quest’ultimo risulterebbe essere il prodotto più conveniente a pari qualità nutrizionali e degli ingredienti usati.

Come Altroconsumo ha condotto l’indagine?

Per una pasta al pesto coi fiocchi, ecco il sugo pronto migliore da acquistare secondo un’indagine. Viene spontaneo chiedersi in che modo Altroconsumo abbia stabilito ciò. Lo ha messo in chiaro la stessa associazione, che ha scritto di tenere in conto:

  • la qualità degli ingredienti nella lista;
  • le quantità in cui i nutrienti sono presenti nel prodotto secondo la tabella nutrizionale.

Una start up ha messo a punto l’algoritmo per la classificazione, tenendo conto delle caratteristiche citate sulla base delle linee guida nazionali e internazionali.

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