Perfetta per una gita fuori porta, quest’isola è un’oasi naturale sulla riviera adriatica ed è ricca di sorprese. Gli anni della pandemia hanno tolto respiro economico alle famiglie, ma anche esperienze formative ai ragazzi. A fronte di un’istruzione e di una socialità sempre più compresse nel Mondo virtuale, bambini e studenti hanno certamente bisogno di sperimentare una dimensione più autentica.
In tal senso, è utile programmare esperienze formative che possano ripristinare il contatto con il mondo naturale, attraverso parchi tematici e osservatori che permettano di ammirare gli animali. Meglio ancora se totalmente immersi nel loro habitat naturale. Nell’estremo nord est italiano, per una gita con i bambini, c’è un’isola dove i cavalli selvaggi bianchi galoppano, liberi e fieri.
Per chi dovesse provenire da fuori regione, una gita all’Isola della Cona può essere tappa di un percorso più ampio. Una vacanza tipica in queste zone comprenderebbe certamente la laguna di Grado, meta turistica nota a livello internazionale, nonché le rovine romane di Aquileia. Ma anche un borgo medievale incantevole che è una perla architettonica, naturalistica ed enogastronomica. Per gli amanti di una natura ancora indomita, dei porti antichi, delle specialità regionali e del buon vino, il nord est italiano sa sempre offrire spunti di viaggio davvero notevoli.
Per una gita con i bambini c’è un’isola dove corrono cavalli bianchi selvaggi
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Compreso nella riserva naturale Foce dell’Isonzo, ovvero nella zona in cui il fiume azzurro si congiunge con il mare, questo territorio è davvero affascinante e attrezzato. Istituita nel 1996, la Riserva dell’Isola della Cona si estende su una superficie di ben 2.338 ettari, 1.154 dei quali di natura prettamente marittima.
Gli osservatori a vetri sono come palafitte, immersi in specchi d’acqua disegnati dalla vegetazione e dalle piante acquatiche. Da qui, è possibile avvistare un’infinità di tipologie di uccelli, dall’airone in poi. Il percorso è corredato da una serie di pannelli illustrativi che descrivono l’aspetto delle specie e le loro peculiarità, per stimolare il dialogo con gli adulti, l’osservazione e la comprensione del mondo animale. Le creature che popolano la riserva, tramite l’utilizzo di speciali cannocchiali, non sono disturbate dalla presenza umana e si comportano con gran naturalezza.
I cavalli bianchi di Camargue, originari dell’omonima regione umida della Francia meridionale del delta del Rodano, rimangono, però, l’attrazione principale. Si tratta di animali eccezionali, una razza selezionata originariamente dalle condizioni ambientali più estreme. Sono esemplari imponenti e robusti, adattati a sopportare la forte umidità dell’acquitrino. Vederli galoppare in branco, sollevando gemme d’acqua lucente, potrebbe essere un’esperienza indimenticabile, di cui ogni bambino conserverà un prezioso ricordo.
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