Nel cuore della Cinque Terre, in Liguria, sorge un paese che è un vero e proprio scrigno segreto. Si trova nelle terre di Lunigiana, in Tramonti, ed è il borgo più grande insieme a Fossola. È il luogo dove la luce dell’alba arriva per prima ogni mattina. Uno dei luoghi più emozionanti della zona, perfetto per un weekend romantico in Nord Italia. Questo dettaglio della prima alba rende il tutto indimenticabile, ma bisogna tenere presente che è anche il primo posto in zona a vedere il tramonto. Si può solo immaginare la meraviglia di questa magia, un luogo perfetto anche per effettuare proposte di matrimonio originali e favolose: dirsi sì sotto il primo sole è un’esperienza da raccontare ai figli.
Il borgo si chiama Schiara, e prende il nome proprio da questa caratteristica: è il primo paese a vedere l’alba ogni mattina, in quanto è quello posto più a Est. In questa zona c’è anche il litorale di Riomaggiore, verso Portovenere, con l’Isola Palmaria sullo sfondo. Come nella più comune tradizione ligure, le case del borgo sono incredibilmente appese alla roccia, e guardano il mare a strapiombo. Schiara è quasi disabitata, ed è più un borgo di pescatori con abitazioni che fungono da seconde case. Ma non perde minimamente la sua magia.
Per un weekend romantico in Nord Italia vicino Milano il borgo dell’alba indimenticabile da vedere almeno una volta nella vita
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Il piccolo borgo può essere raggiunto partendo da Campiglia e percorrendo un sentiero di 2,5 km per circa un’ora. Si passa per la fonte di Nozzano, oppure dalla minuscola cappella dedicata a Sant’Antonio, nei pressi del colle del Telegrafo. Qui c’è anche lo stupendo menhir di Tramonti, ed è opportuno lasciare la macchina in zona e proseguire a piedi. Percorrendo questa strada, tutta debitamente segnalata, sia da Campiglia che dalla chiesa, a un certo punto si vedono i tetti rossi di Schiara, dove prima i contadini di Biassa avevano le loro vecchie cantine. Oggi, come detto, molte strutture sono state ristrutturate e adibite a seconde case.
C’è anche un’altra chiesetta, sempre dedicata a Sant’Antonio, posta a 175 mt sul livello del mare. Le casette sono unite tra loro da strade lastricate, e per un momento sembra di trovarsi tra le pagine di un romanzo. Dalla chiesetta è possibile poi intraprendere una piccola impresa: c’è una discesa di circa 700 gradini che arriva fino al mare, al cosiddetto Scao, che è per l’appunto un vecchio scalo di pescatori. Ci sono ancora le baracche abbandonate. Ovviamente si tratta di un’esperienza consigliata solo a escursionisti esperti, perché gli scalini sono diseguali di difficile percorrenza, oltre che molto ripidi. Però, come si può immaginare, l’esperienza di vedere questi posti ripaga la fatica.
Approfondimento
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