Quando ci mettiamo ai fornelli sappiamo bene che vi sono delle regole precise per la corretta riuscita di un piatto. Ogni pietanza prevede dei passi da seguire e i piatti più semplici non fanno eccezione.
Quante volte avremo preparato un buon piatto di riso per noi e la famiglia? Questa ricetta sembrerebbe non presentare grosse difficoltà, ma solo all’apparenza. Infatti, se non si fa attenzione, si rischia di ottenere un riso appiccicoso, coi chicchi attaccati l’uno all’altro. Questo accade soprattutto quando si scelgono varietà particolarmente raffinate con grani di piccole dimensioni.
Per ovviare a questo problema ancora prima che si presenti, basta solo un procedimento semplice e dalle alte probabilità di riuscita. Noi di ProiezionidiBorsa l’abbiamo scoperto e lo spiegheremo in due righe al nostro pubblico di aspiranti chef.
Per un riso perfettamente cotto che non diventa colloso basta questo trucchetto formidabile degli esperti
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Giorni fa avevamo visto un semplice ma geniale metodo per conservare le zucchine anche in autunno. Oggi, invece, sveleremo un altro stratagemma casalingo per ottenere un riso buonissimo che non si attacca.
Il tutto non richiede più del tempo necessario per la cottura, ma quello che dovremo fare è variare le dosi. Anzi, ricalcolarle. Ma in che senso?
Bene, secondo chi se ne intende, esisterebbe una sorta di formula matematica per una cottura ottimale. Innanzitutto, dovremmo munirci di bilancia e misurare quanto pesa il riso che vogliamo cuocere. A questo punto, basterà preparare una quantità d’acqua di cottura pari a una volta e mezzo il peso del riso.
Per un riso perfettamente cotto che non diventa colloso basta questo trucchetto formidabile degli esperti. In questo modo dovremmo evitare che l’amido rilasciato durante la cottura si disperda nell’acqua, facendo appiccicare i chicchi tra di loro. Al contrario, resterà all’interno del riso e, oltre a ottenere un risultato finale migliore, potremo godere di tutti i benefici dell’amido.
A ogni tipologia il suo piatto
Come ben sapremo, in commercio esistono tantissime tipologie di riso. Non tutte sono uguali e alcune si prestano meglio a utilizzi specifici. In base al piatto che vogliamo preparare, ecco le scelte verso le quali orientarsi.
Per esempio, nel caso volessimo cucinare un risotto coi fiocchi per stupire i commensali, la scelta migliore dovrebbe ricadere su varietà come Carnaroli, Arborio o Vialone nano. Questi sono ottimi anche come base per realizzare una paella eccezionale.
Se ci piacciono le minestre, invece, dovremmo puntare su varietà come Sant’Andrea, Padano e Rosa Marchetti. Infine, per un’insalata gustosa e saporita meglio prediligere il Jasmine, il Basmati o il riso parboiled.