Per un cervello sempre in corsa e scattante ecco 3 utili esercizi che aumentano la velocità mentale 

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Man mano che ci si allontana dai 30 anni alcuni soggetti si accorgono che la mente non risponde più come prima. Col passare del tempo si verificano infatti dei cambiamenti strutturali e funzionali che fanno parte del processo di invecchiamento. Negli anni si perde in termini di rapidità di risposta ad uno stimolo e si ha bisogno di più tempo per immagazzinare nuove informazioni. E ciò nonostante non è tanto la vecchiaia a far perdere colpi al cervello quanto 2 insospettabili carenze.  Similmente accade per le abilità mnenoniche che subiscono un rallentamento soprattutto nella misura in cui non le si sottopone a costante esercizio. E spesso li si trascura ma anche se lievi sono questi i primi sintomi di un cervello annebbiato che perde neuroni ed elasticità.

Non è facile per molti rassegnarsi all’idea che anche la mente ha bisogno di continui stimoli per conservare funzionalità. E come ci sottoponiamo a lunghe sessioni di allenamento in palestra così dovremmo esercitare le facoltà intellettive. Pertanto per un cervello sempre in corsa e scattante ecco 3 utili esercizi che aumentano la velocità mentale. Non sempre infatti si deve attendere l’arrivo della terza età per cominciare a notare i primi segnali di rallentamento e di declino cognitivo. Ad esempio già la difficoltà nello svolgimento di questi semplici calcoli matematici fanno capire se il cervello non funziona più bene. E piuttosto che sentirsi umiliati o scoraggiarsi dinanzi ad un’eventuale difficoltà sarebbe opportuno rimettersi in pista.

Per un cervello sempre in corsa e scattante ecco 3 utili esercizi che aumentano la velocità mentale

Esistono diversi modi per prevenire le demenze vascolari e molto dipende dalla capacità di controllare i fattori di rischio. A ciò si potrebbe anche aggiungere l’esposizione costante a stimoli cognitivi che potrebbe conservare più lungo l’elasticità delle cellule neuronali. Allenando mente e memoria si hanno molte più opportunità di tutelare la salute cerebrale. Anzitutto si dovrebbero svolgere più volte al giorno dei calcoli matematici a mente e darsi un tempo limite sempre più breve. Anche mentre si è in auto o in attesa dal medico si potrebbero ingaggiare delle sfide a tempo con se stessi. Altrettanto proficuo sarebbe cimentarsi a contare all’indietro oppure in ordine decrescente con intervalli variabili. Altra strategia cui pochi ricorrono consiste nel leggere e nell’immaginare luoghi e personaggi del testo.

La mente si allena così ad entrare in realtà immaginarie e parallele, ricevendo così nuovi stimoli. Il terzo passo da compiere in direzione del potenziamento mentale consiste nell’apprendere nuove conoscenze. Se per molti potrebbe essere troppo faticoso imparare una lingua straniera ci sono alternative molto valide e altrettanto efficaci. Più che cimentarsi nello studio di un’altra lingua si potrebbe infatti giocare ad arricchire il proprio vocabolario. Ogni giorno si potrebbe pertanto imparare una nuova parola e nei giorni seguenti richiamare alla mente i diversi termini. Già dopo 4 settimane la memoria si troverebbe a gestire un magazzino pieno di 28 parole nuove da ricordare in aggiunta a quelle del mese successivo.

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