Per trigliceridi e colesterolo LDL sotto controllo ecco quante ore lasciar passare tra cena e colazione

cena

Potrà sembrare paradossale ma l’invenzione dell’energia elettrica ha condizionato in modo negativo l’esistenza dell’uomo. La possibilità di rimanere in piedi fino a tardi dinanzi alla tv o di continuare a lavorare dopo cena ha cambiato radicalmente le nostre abitudini.

Potendo usare la luce artificiale per illuminare le ore buie si sono spostati gli orari di vita. Di conseguenza anche il momento della cena spesso viene ritardato e anche di molto. Così facendo succede frequentemente di mettersi a letto poco dopo aver mangiato. Al contrario, conviene pranzare e cenare a quest’ora quando ormoni tiroidei e metabolismo sono al massimo. E ciò perché non conta soltanto la quantità di cibo che si assimila e il numero di calorie. Altrettanto importanti risultano gli intervalli orari in cui si consumano i pasti.

La cattiva abitudine di cenare tardi ha effetti negativi su chiunque e non solo sui soggetti con ipercolesterolemia o diabete. Ma in particolare chi solitamente ha valori elevati di glicemia e alti livelli di lipidi farebbe bene a modificare alcune abitudini quotidiane. Ai Lettori ricordiamo infatti quali valori di colesterolo totale non superare dopo i 50 anni per difendere il sistema cardiocircolatorio. E si consideri inoltre che per trigliceridi e colesterolo LDL sotto controllo ecco quante ore lasciar passare tra cena e colazione. Del resto chi ha livelli intermedi di colesterolemia potrebbe aiutarsi con una sana alimentazione e costante esercizio fisico per abbassarli. Diversamente invece ecco a che età e con quali valori di colesterolo cattivo bisogna assumere statine o farmaci ipolipemizzanti

Per trigliceridi e colesterolo LDL sotto controllo ecco quante ore lasciar passare tra cena e colazione

Non vi sono orami dubbi sui benefici che derivano all’organismo se si riduce l’apporto quotidiano delle calorie. In più recenti studi hanno indagato anche le ricadute positive dell’abitudine di rispettare determinati intervalli di tempo per alimentarsi. I risultati delle indagini mostrano infatti una migliore regolazione dei livelli del colesterolo e dei trigliceridi nei soggetti che anticipano l’orario della cena. In particolare chi rispetta un intervallo di tempo tra 6 e 8 ore tra cena e colazione evita di immagazzinare calorie prima di andare a letto. Ciò presuppone che non si facciano spuntini  dopo cena e si resti a digiuno fino al momento della colazione.

In tal modo è possibile limitare l’assunzione di cibo nell’arco di 8/12 ore evitando di accumulare energia nell’ultima parte della giornata. Adottando questi orari si costringe l’organismo ad attingere alle scorte di glucosio e ad esaurirle per poi utilizzare il grasso come energia. Gli studi confermano che tale meccanismo aiuta a regolare non solo il livello dei lipidi, ma anche la pressione sanguigna. Inoltre migliora la frequenza dei battiti cardiaci a riposo e riduce il rischio di infiammazioni, oltre a preservare la salute  delle cellule.

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