Per scaricare queste spese è importante non dimenticare questa documentazione

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La crisi economica degli ultimi tempi e l’aumento dei prezzi stanno mettendo in difficoltà tantissime famiglie che hanno grandi difficoltà ad arrivare a fine mese. Nonostante gli aiuti e i sostegni predisposti dal governo come l’assegno unico per sostenere la genitorialità, risparmiare è diventata la parola d’ordine degli ultimi tempi. Sono tante infatti le famiglie preoccupate su come fronteggiare le spese necessarie e si chiedono ad esempio come affrontare il freddo risparmiando sulle bollette. Ma oltre alle bollette sono numerose le spese da affrontare quotidianamente soprattutto se a lavorare è uno soltanto e si hanno figli a carico. Si pensi alle spese scolastiche, alle tasse scolastiche, alla manutenzione dell’auto.

O, ad esempio alle spese per le attività sportive praticate dai propri figli dai 5 ai 18 anni. Portare in detrazione nel 730 le spese necessarie che si sostengono per se stessi o per i familiari fiscalmente a carico diventa un grande vantaggio. Tra queste rientrano anche quelle del dentista. Tuttavia per scaricare queste spese è importante stare attenti non solo alle modalità di pagamento, ma anche alla documentazione da conservare

Per avere diritto alla detrazione devono ricorrere queste condizioni

Quando le spese del dentista diventano piuttosto onerose, si pensi ad esempio all’apparecchio ortodontico, la possibilità di scaricarle è un importante vantaggio. Il costo del dentista, esattamente come per altri specialisti, può essere scaricato nel 730, ma sono necessarie due condizioni:

  • la spesa deve essere sanitaria e non con finalità estetiche;
  • le spese devono essere superiori alla franchigia di 129,11 euro. Pertanto la detrazione si applicherà sull’importo che supera la predetta franchigia.

Il limite delle spese che rientrano nell’agevolazione fiscale è di euro 6.167,48. Il 19% che potrà scaricarsi dalle tasse riguarderà l’importa eccedente euro 129,11.

Tra le spese oggetto dell’agevolazione rientrano gli esami di laboratorio, i controlli, le radiografie, gli esami per verificare e curare la salute dentale. Nonché le spese per l’affitto, l’acquisto o manutenzione di dispositivi medici come le protesi dentarie, per apparecchi ortodontici, trattamenti di implantologia. Non rientrano nella detrazione le spese dentistiche di natura estetica come lo sbiancamento dei denti.

Per scaricare queste spese è importante conservare questi documenti

Per ottenere la detrazione del 19% sulle spese è necessario conservare tutta la documentazione attestante le spese sostenute. In particolare la fattura o la ricevuta fiscale del professionista attestante la natura sanitaria della prestazione. Se nella fattura del professionista manca l’indicazione della natura della prestazione, il medico dovrà integrare il documento emesso. Qualora si tratti di acquisto di dentiere, apparecchi ortodontici bisognerà conservare lo scontrino o la fattura che documentino l’acquisto. Nonché la fattura inerente alla prestazione effettuata dal professionista.

Nel caso in cui le spese rientrino tra quelle effettuate dal Servizio Sanitario Nazionale, il contribuente dovrà conservare la ricevuta dello scontrino. Nel caso in cui le visite e i trattamenti siano effettuati presso strutture private i pagamenti dovranno eseguirsi in modalità tracciabile. Ovvero con bonifico bancario, carta di credito, bancomat o assegni. Mentre potranno essere pagati in contanti i medicinali o i dispositivi medici o le visite effettuate presso strutture accreditate al Servizio Sanitario Nazionale. Pertanto nonostante sia consentito l’utilizzo del contante fino ad euro 1.999,99, chi ha interesse a scaricare le spese sostenute dovrà effettuare solo pagamenti tracciabili.

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