Quando il caldo si fa sentire, diventa inevitabile cercare soluzioni per affrontarlo. Quella più semplice è accendere l’aria condizionata. Non tutti, però, hanno un climatizzatore a disposizione. Magari non in tutte le stanze e c’è anche chi preferisce non usarlo. Sia perché non lo ama o semplicemente perché di questi tempi risparmiare sulle bollette fa sempre comodo.
L’alternativa
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Chi cerca soluzioni per rinfrescare la casa senza aria condizionata potrebbe avvalersi di questo metodo che consente anche di risparmiare. Lo rivelano inequivocabilmente i dati. Però, prima di fare i conti, è meglio descriverlo.
Quello di cui si ha bisogno è un ventilatore (è indifferente se a piantana o meno) e dell’acqua ghiacciata o del ghiaccio da porre in una bacinella. Occorre metterli uno dietro l’altro, magari a distanza di un metro circa. Il ventilatore, puntando sul recipiente, riuscirà a diffondere un’aria più fresca rispetto a quella calda che potrebbe muovere nei giorni di particolare afa.
Su questo metodo ci sono alcune cose da puntualizzare. La prima è che, secondo alcuni, l’acqua ghiacciata sarebbe preferibile al ghiaccio. La seconda è che in entrambi i casi si tratta di soluzioni per le quali è possibile avere una ricarica con riciclo. Nel senso che una volta sciolto il ghiaccio o comunque riscaldata l’acqua del contenitore, potrà essere rimessa in freezer e riutilizzata in un secondo momento. C’è, inoltre, persino chi nel liquido utilizza degli aromi affinché siano diffusi dal condizionatore.
Per rinfrescare la casa senza aria condizionata e risparmiare sulle bollette moltissimi non hanno provato questa soluzione
L’azione refrigerante non sarà pari a quella di un climatizzatore, ma avrà i suoi effetti. Soprattutto se abbinata ad altre soluzioni, come ad esempio la chiusura delle persiane nelle ore più calde della giornata. Chi preferisse una soluzione di questo tipo potrebbe gioire soprattutto per i costi. Basta confrontarli con quelli di un condizionatore acceso.
Secondo le stime un ventilatore potrebbe consumare dalle dieci alle quindici volte in meno rispetto ad un climatizzatore. Per quest’ultimo si può ipotizzare un consumo 600-800 Watt all’ora. Nel caso del ventilatore si è a circa 50W. I dati sono orientativi, tenuto conto che ci sarebbero diverse variabili da considerare.
Questa differenza va moltiplicata per tutte le ore di utilizzo e magari per tutte le stanze di una casa in cui è presente l’aria condizionata. E, tra gli aspetti da ricordare, c’è anche il fatto che il climatizzatore ha esigenze di manutenzione importanti. Basti pensare al fatto che i filtri andrebbero puliti almeno ogni due settimane.
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