In questo periodo dell’anno è più frequente sentirsi maggiormente affaticati e la sensazione è quella di avere meno energie. La primavera, purtroppo, gioca brutti scherzi e non è raro anche avere l’umore a terra, dovuto anche a probabili problemi ad addormentarsi.
Quando questi sintomi non svaniscono, anzi si prolungano nel tempo, insieme ad altri campanelli d’allarme, è il caso di approfondire, perché potrebbe trattarsi di patologie più o meno serie.
Anche una certa confusione mentale, con perdite di memoria, non dovrebbe essere ignorata, perché potrebbe essere l’avvisaglia di malattie complesse.
In altri casi, poi, ci sono nutrienti che potrebbero essere utili a prevenire certe condizioni, rendendo più forte il sistema immunitario e apportando benefici all’intero organismo.
Quindi, vitamine e sali minerali, anche quelli che consideriamo di meno, come il selenio, allontanerebbero declino cognitivo e invecchiamento precoce.
Per ridurre stanchezza e fatica e combattere i radicali liberi ecco la vitamina che contrasterebbe anche depressione, Alzheimer e declino cognitivo
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Se da un lato snobbiamo alcuni minerali, dall’altro crediamo che alcune “famose” vitamine si limitino a servire esclusivamente a singoli scopi. Come nel caso della vitamina C, di cui parliamo spesso specialmente quando siamo raffreddati, abbiamo mal di gola e altri sintomi influenzali.
In realtà, non esisterebbero prove scientifiche evidenti che rivelerebbero un ruolo fondamentale nella prevenzione. Alcuni studi dimostrerebbero che l’assunzione di vitamina C potrebbe fare durare di meno il raffreddore e provocare conseguenze meno gravi. Di sicuro è una sostanza molto importante per il benessere generale del nostro organismo, ma i suoi benefici non riguarderebbero soltanto raffreddore e rimedi di bellezza.
Molti non sanno che servirebbe per ridurre stanchezza e fatica e contrastare l’azione dei radicali liberi, mantenendo in salute le cellule.
Essendo un potente antiossidante, partecipa a diverse reazioni e soprattutto aiuterebbe a rendere più forte il nostro sistema immunitario. Per questo motivo potrebbe essere suggerito in presenza di alcune condizioni, come depressione, Alzheimer, demenza.
C’è da dire che l’EFSA non ha concordato alcune di queste proposte d’uso. Mentre ha autorizzato i “claim” che ritengono l’acido ascorbico utile per assorbire ferro, per diminuire la stanchezza, per agevolare un corretto funzionamento del sistema nervoso e immunitario.
I cibi ricchi di questo importante nutriente
Contrariamente a ciò che si pensa, non sono gli agrumi ad avere maggiore concentrazione della vitamina C. Ben più ricco di limoni e arance è il frutto dell’olivello spinoso. Inoltre, è presente in grande quantità anche nei kiwi, nei peperoni rossi e verdi, broccoli, spinaci, pomodori e fragole. L’importante è cercare di mantenere la dose giornaliera raccomandata, che in un adulto oscilla tra gli 85 ai 130 mg, a seconda del sesso o altre condizioni.