Prendiamo uno dei piatti più semplici in assoluto della tradizione italiana. Anche uno dei più poveri, ma che si tramanda con successo da intere generazioni. La pasta cacio e pepe. Un vero e proprio simbolo anche nel mondo, che esporta ovunque la “romanità”. Un piatto che ci riconcilia con il piacere della tavola, quando siamo arrabbiati col mondo. Sono solo tre gli ingredienti della pasta cacio e pepe, eppure, un piccolo errore e non verrà come vorremmo. Non tutti sanno che per rendere sublime il primo di pasta più povero ma saporito della nostra cucina, bastano un piccolo accorgimento e un’azione semplicissima.
Deliziosi e comodi i sughi pronti ma non come quelli freschi
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Ogni volta che accendiamo la televisione, passa almeno una pubblicità di sughi pronti. Diciamoci pure la verità, magari non saranno proprio come quelli fatti in casa, ma adesso sono davvero fatti bene. Ricordando, soprattutto la differenza con quelli di una ventina di anni fa. E, capita di trovare anche un sugo cacio e pepe abbastanza buono, ma non sarà mai come quello fatto in casa.
Tre ingredienti e basta ma fanno la differenza
Non tutti sanno che per per rendere sublime il primo di pasta più povero ma saporito della nostra cucina, bastano un piccolo accorgimento e un’azione semplicissima.
Il pepe nero, ingrediente in grado di dare vigore alla nostra ricetta, deve essere utilizzato in grani, e, possibilmente macinato in fase di preparazione.
Prendiamo una padella antiaderente e versiamone all’interno un cucchiaio, appena macinato, che faremo tostare a fuoco medio per pochi minuti.
Quando il pepe emetterà il suo caratteristico profumo, versiamo immediatamente circa 3 mestoli di acqua della cottura della pasta. La “schiumetta” bianca che si formerà sarà poi quella in grado di fare la differenza nella crema che andremo a preparare.
Per ultimo, ma non ultimo, ricordiamo che il pecorino deve essere rigorosamente romano.
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